lunedì 26 novembre 2012

Brutte persone...

Arieccome!
Non sono stata rapita dagli alieni, bensì ho passato una splendida settimana di merda, in compagnia di svariate tipologie di brutte persone a cui vorrei dedicare un piccolo angolino nel blog, oltre ad un dovuto ringraziamento. Credo lo meritino tutti.

Bruttapersona#1: Il tuttologo
Sa sempre tutto di tutto e non si limita affatto nel vantarsi di questa sua dote. Ovviamente tenendoci a precisare che "ha sempre ragione". E' esperto non solo di lettere antiche e moderne ma anche botanica, fisica applicata, neonatologia, teologia, politica, numismatica, feng shui e astrologia. Oltre a tutta questa sapienza, passa il tempo a rimproverarti su come ti comporti, ti vesti, parli, mangi, fumi, metti le mani sui fianchi, timbri il biglietto in metro. Sarebbe quasi superfluo aggiungere che da parte sua, il soggetto in questione parla peggio di uno scaricatore, indossa scarpe discutibili, fuma come un caminetto, mangia modello idrovora, probabilmente non timbra nemmeno il biglietto. Ma si prende la libertà di farti notare dove sbagli e più o meno lo fa in modo gratuito, non con la sincerità di chi vuole aiutarti, ma con l'acidità di chi non ha un cazzo da fare.

Bruttapersona#2: La mamma premurosa
Proprio come una mamma, vorrebbe tanto controllarti. Ti chiede dove vai, con chi vai, perché vai, a che ora torni. Si preoccupa e ti sgrida se frequenti soggetti poco raccomandabili. E si offende a morte se la trascuri. Tuttavia, proprio come una mamma, trova una risposta e una giustificazione più o meno sensata a ogni comportamento o frequentazione deplorevole che coinvolga lei. 

Bruttapersona#3: il non più giovane Werther
Non si capisce bene di che dimensioni sia il suo ego. Potrebbe essere gigantesco come inesistente, di sicuro l'equilibrio non è il suo forte. Probabilmente la frequenza con cui ripete frasi del tipo "Non mi va di fare lo zerbino, sono un figo - o - non riesco ad accettare un rifiuto perché sono così figo - e simili - " tendono a confermare seconda ipotesi, rafforzata dagli attacchi isterici più o meno velati che episodi di questo tipo accendono in lui. Questo soggetto raramente si diverte: tutto lo annoia, ha pochi interessi, in più sembra non volersi rassegnare e rimane attaccato al passato con una tenacia che ho visto di rado. Inutile dire che non costruirà mai rapporti sani: o ama o odia, mentre il mondo continua ad ignorarlo e vivere felicemente. 
Venerdì sera costui era anche convinto che gliel'avrei data... Devo sentirmi offesa? Secondo me si.

Bruttapersona#4: ll boss
Ha un orgoglio spropositato e trova che ciò che fa sia la cosa migliore al mondo. Nessuno può permettersi di consigliarlo su come fare il suo lavoro. Come per il soggetto di cui sopra, sospetto che questo nasconda una grave insicurezza. Ha la testa piena di idee, la maggior parte delle quali sono anche belle ma purtroppo, durante il viaggio cervello - bocca, metà delle cose che doveva dire, le ha lasciate per strada. E si incazzerà a morte perché il mondo circostante "non ascolta mai quando lui parla". E' geniale nel farti prendere dall'ansia e maestro nel provocare un impellente desiderio di fuggire lontano e aprire un chiringuito ai caraibi. 

Bruttapersona#5: Il simpaticone
Sempre e comuque, a tutti i costi. Non riesce ad essere serio, probabilmente ciò gli provocherebbe la caduta istantanea dei capelli... è più forte di lui, la sua simpatia immensa dev'essere sfoggiata in ogni momento senza distinzione, sia che conosca l'interlocutore, sia che l'abbia appena incontrato. Solitamente ama creare imbarazzo, ma non è cattivo, solo che quando il tipo ti è poco famigliare, non capisci se stia scherzando o sia serio. A volte fai fatica anche quando lo conosci bene. 

Bruttapersona#6: L'eterno adolescente
Non ha mai fatto un cazzo in vita sua ed è anche un tantinello ignorante. Sebbene abbia superato da (molto molto molto molto molto molto) tempo l'adolescenza, si comporta ancora come tale: tutto ciò che gli appartiene luccica come l'oro. Man mano che i legami si fanno meno stretti, aumenta la possibilità che "ti lasci morire per strada". Inoltre crea e distrugge alleanze manco fosse Berlusconi. Solitamente, se in un determinato momento gli vai a genio è perché vuole qualcosa da te.
Un po' tuttologo lo è anche lui, ma brilla per altre qualità, come l'essere una vera drama queen, ovviamente ha sempre ragione ed eccelle nella disciplina della creazione di disagio quando la situazione già di per sé non è delle migliori. 

Bruttapersona#7: L'idiota
Nonostante all'apparenza sia una persona normale, ha un enorme difetto: crede in modo indistinto a tutto ciò che accade e viene detto intorno a lui. Quindi, sebbene sia anche una persona con qualche dote, basta davvero poco a far svanire anche la più microscopica convinzione. Inutile dire che abbia continuamente bisogno di conferme ma, come speso accade, più si convince di una cosa cercando di dimostrare a sé stesso e al mondo la veridicità del contrario, più quella cosa si dimostra vera. E' un genio indiscusso a creare dei circoli viziosi indistruttibili. Probabilmente prima o poi ne esce, ma ne rientra con la stessa identica facilità. La cosa peggiore di questa tipologia di bruttapersona, è il fatto di non nuocere agli altri ma solo a sé stesso. 

Tengo a ringraziare con infinito affetto ognuno dei soggetti sopracitati, per aver reso piacevole e aver rischiarato non solo la mia, ma la vita di molte persone a cui voglio bene e alle quali ora vorrei chiedere un abbraccio. E non posso perché siamo tutti belli nervosi!

Riassumendo: 


lunedì 12 novembre 2012

True story...

Foglia sulla neve #3...
Ecco che oggi a lezione, invece di disegnare mani come avrei dovuto, mi sono lasciata trasportare dall'ispirazione. Stare accanto a CdS mi fa bene! Cosa non si fa pur di compilare uno stupidissimo piano di produzione...





Dicono che quella a sinistra non c'entri molto con me. A parte il vestitino e l'occhiale da hipster. E' vero, io ho le tette più grosse XD

E non sono hipster

domenica 11 novembre 2012

Grazie universo!

Sarà che è domenica.
Sarà l'ora solare.
Sarà che è novembre.
Sarà il raffreddore.
Sarà la mole di lavoro che mi terrà impegnata tutto l'inverno.
Sarà che ho cercato le foglie sulla neve ma queste sono rare a trovarsi.
Saranno un sacco di cose messe insieme, però
Chemmerda!
E che sfiga aggiungerei pure.
Perché il raffreddore ha deciso d'impossessarsi di me proprio durane l'unico week end tranquillo, senza lezioni di fotografia e consegne urgenti, proprio quando avevo deciso di scassarmi per benino, fare le cinque, ritornare ad essere l'anima della festa. Un raffreddore davvero stronzo visto che venerdì pareva dovesse venirmi un'influenza memorabile, ribadita ieri sera e oggi al contrario sto bene e domani che è lunedì, starò ancora meglio!
Poi al raffreddore aggiungiamoci la clemenza di Orlando furioso (sentirete parlare di lui molto spesso, temo... ) il quale ha eliminato ogni pensiero felice dalla nostra testa comunicandoci la mole di lavoro che ci aspetta per l'inverno (e la primavera) a venire...
In più stamattina la domenica inizia nel migliore dei modi con un bel cazziatone perché accendere il forno per quattro focaccine è uno spreco bello e buono. Dopo mezz'ora di litigate e insulti, mio padre s scusa perché non si era reso conto che le focacce erano congelate.
Ma ci sono abituata. Non più tardi di ieri ero cretina perché avrei potuto evitare di distruggere la scatola della stagnola e se la mattina sono un po' stanca forse è colpa mia che sono andata a letto alle tre... Ah ma non sapevo che avessi lavorato fino alle due e mezza, scusa. Beh, prima di insultarmi pensaci un attimo no?
Bene. Visto che mi aspetta un inverno del cazzo con tanti bei sabati e domeniche a lavorare di fronte a questo fottutissimo schermo (chi voglia sappia che la mia casa è aperta a tutti e che ho una dispensa piena di schifezze... e che mio padre con le altre persone è buono. E' cattivo solo con me), spero di conservare ancora qualche amico quando uscirò di qui. Perchè il problema in fondo non è la mole di lavoro in sé. O meglio, si ma essendo fondamentalmente una cosa che mi piace, non è così grave. La cosa grave è la quantità di persone che non capisce perché tu te ne stia in casa quando potresti andare a pazzeggiare con loro. Fanno fatica a capire, visto che loro lavorano e tu no, che uscito dall'antro in cui passi le tue giornate, una volta a casa tu non possa svaccare come fanno loro. E ci restano male.
Ma passa eh, passerà anche questa come il raffreddore, mi ci vuole un pomeriggio selvaggio alla feltrinelli, una serata come si deve, un fine settimana senza pioggia e non continuo perché sono una signora!

domenica 4 novembre 2012

I complimenti fanno male allo spirito

Mia cugina ha 20 anni, un linguaggio discutibile, un taglio di capelli altrettanto discutibile ma è una bella persona. Ho avuto modo di conoscerla meglio il mese scorso e ne sono uscita stupefatta. L'ho sempre trovata stupida e insignificante ma mi sbagliavo. Tuttavia sono sempre stata convinta che a renderla così sicura di sé e vincente in ogni situazione, fosse il fatto che i suoi genitori, fin da piccola, l'avessero tenuta in palmo di mano, continuando a stimarla e viziarla, lasciandole fare tutto quello che volesse e preferendo lei alla sorella, senza nasconderlo in alcun modo. Una persona convinta fin da piccola di essere la migliore, - pensavo - si porrà sempre come tale e in qualche modo riuscirà a spuntarla in ogni situazione.

"Finché non si affaccerà nel mondo reale e prenderà due sonori ceffoni." Dice sempre mia madre.
Non le ho mai dato retta. Chi è vincente troverà sempre il modo di cavarsela e sarà abbastanza furbo da non prendere nessuno schiaffone giusto perché sa quando abbassare la cresta e quando rialzarla.
Per la cronaca, mia madre è proverbialmente stronza. Soprattutto con me. Mi vuole bene per carità, ma non si fa troppi problemi a rimproverarmi e farmi notare quando sbaglio. Lo fa sempre. Già solo il fatto che mi ripeta in continuazione quanto io sia volgare o quanto necessiti di una dieta (salvo poi rimpinzarmi di cibi unti e dolci stratosferici... perché in fondo mi vuole bene), ne è un esempio. Cresciuta con una madre così, non sono mai stata convinta di valere troppo e qualche volta gliel'ho fatto anche notare. Se si complimentasse un po' di più probabilmente avrebbe una figliola più sicura di sé e meno scema.

Sono sempre stata convinta della verità di questo preambolo fino a poco tempo fa.

Io e la mia socia torniamo da Berlino.
Stesso corto presentato.
Stessa sorte e stesse critiche.
Stesso fardello da affrontare: ritornare in patria sconfitte e mostrare il proprio lavoro ai compagni di scuola.

Opposte reazioni da parte degli insegnanti.
Mentre lei si becca un cazziatone perché ha presentato un lavoro mediocre e avrebbe dovuto saperlo, io ricevo complimenti a destra e a manca da parte di insegnanti e compagni. Eppure il film è esattamente lo stesso e forse lei ce ne ha messo molto più di me che ho "semplicemente" curato degli inserti animati (e fatto delle bellissime foto sul set, ovvio ma questo ora non conta).

"in fondo non mi da fastidio, il mio insegnante vuole solo spronarmi a raggiungere alti livelli. Dovrebbero farlo anche con te..."

E ha ragione.
Sono due anni che studio dove studio, ne ho iniziato un terzo e nulla è cambiato: prima in graduatoria, ricevo complimenti per lavori semplici semplici, gl'insegnanti manco mi calcolano quando devono correggere i disegni, tanto credono che me la sappia cavare perfettamente da sola... e quando arriva l'ora della pausa sigaretta e si chiacchiera tra compagni, mi rendo conto che una giornata per me proficua, per loro è stata un disastro. Quel che fanno non va mai bene, continuano a ricevere correzioni e suggerimenti e spesso tutta questa pressione li porta ad essere frustratissimi se non totalmente scoraggiati. A me succede davvero di rado se non mai, tutto quello che faccio e propongo viene sempre accolto con tutti i favori del caso...

"potresti presentare una merdina che a Orlando Furioso piacerebbe comunque"... (Orlando Furioso è il nostro insegnante. Agli altri devo ancora assegnare un soprannome decente).

E' vero accidenti. Ma con lui è strano. Tolto il giorno in cui mi beccò con qualche amico, intenti ad alcolizzarci al baretto di fronte anziché essere a lezione, il nostro rapporto è sempre stato in discesa. Mi ha presa in simpatia, s'interessa di quello che faccio, mi stima enormemente, gradisce il mio modo di disegnare, il mio stile... eppure, nonostante sia una persona che io stimo a mia volta, non credo sia un parere del tutto oggettivo. Io, che fin dal liceo mi han sempre detto di cambiare strada perché disegno da schifo e ho poco talento... sarò mica diventata Michelangelo nel frattempo? Erano anni che non usavo più le matite, anche volendo non avrei potuto migliorare.
L'anno scorso ero convintissima delle mie capacità e credevo che ce l'avrei fatta sempre e comunque. Quest'anno, almeno per ora, sono sicura che una volta fuori sarà tutto diverso e probabilmente finirò a fare... niente. O a portare i caffè. E che non s dica il contrario. Lo dice solo gente che mi vuole tanto bene...
Durante il ponte non ho combinato davvero niente... ho fatto altro. Vediamo come andrà lunedì e attendiamo sviluppi.


Foglia sulla neve #2 (ma alcune erano sparse qua e là...): Sono stata in giro a fotografare paesaggi per un'esercitazione. Per una questione di comodità siamo stati sul naviglio. Li abbiamo girati entrambi e, nonostante sia una zona trita e ritrita dove avrò scattato almeno duemila fotografie in tutta la mia vita, sono soddisfatta di me stessa perché qualche (pochi) scatto interessante è venuto fuori!