domenica 23 dicembre 2012

Tutti dicono Ai lov iu

Lo so, sono un amore, la mia mamma mi ha fatta su proprio carina. Anche un po' scema e se il mondo è pieno di stronzi, li incontro quasi tutti io. Probabilmente vado proprio a cercarli, ma non importa. Il fatto è che ultimamente sto riscontrando una tendenza comune a molti ometti, ovvero l'inclinazione alla poeticità impertinente.
Mi spiego meglio: di questi tempi (e parlo degli ultimi due anni), mi è capitato di uscire con vari personaggi. Una birra, quattro chiacchiere, un paio di baci e la serata finiva sempre nello stesso modo. Ma che avete capito, magari! Io parlo del messaggino! Che se non arriva la sera stessa, giunge la mattina dopo o il pomeriggio. Non lascia passare tanto tempo comunque.Quel messaggino in cui mi vengono porti ringraziamenti per la bella serata, seguiti da una descrizione di me come una creatura inafferrabile e stupenda, impalpabile, effimera, quasi divina, qualcosa che ti da uno scopo nella vita, una ragione per svegliarti al mattino, una creatura da trattare con delicatezza, seta purissima, nata dalla spuma del mare e i cavalli alati... calzate simili insomma.
Se gli occhi di una ventenne, davanti a tanta poesia si riempirebbero di lacrime e comincerebbero a luccicare, una persona più matura, probabilmente farebbe le valige e svanirebbe in una nuvola di fumo. La carota di solito sceglie per la terza ipotesi: dopo il primo momento di sgomento, panico e disperazione, sopraggiunge la calma e spunta un sorriso. Ringrazia gentilmente per le belle parole e decide di non darvi troppo peso.
Tempo pochi mesi, quando la frequentazione tra la carota e il soggetto di turno affronta i primi scricchiolii e si ritrova davanti al bivio che prevede di scegliere tra la fuga e l'impegno serio, il soggetto di turno opta per la prima ipotesi senza pensarci troppo su.
E la carota, dopo aver lanciato una scarpa in testa al fedifrago, si rialza, si scrolla la polvere di dosso e inizia a farsi domande esistenziali sulla vita, l'universo e il funzionamento del cervello maschile. Di solito queste domande non trovano una risposta sensata, però non può fare a meno che chiedersi cosa spinga questi soggetti a perdere tanto tempo a idealizzarla e spremersi le meningi per tirare fuori versi così poetici, quando poi sono i primi a levare le tende alla prima difficoltà. Non potrebbero incanalare tutta questa energia positiva per saldare i loro piedini alla terra e provare a risolvere i problemi come tutte le persone normali?
Forse però è colpa mia, che me li vado a cercare e, anche se pare incredibile nei bei tempi che furono, anch'io ebbi qualche storiella lunga e duratura. La prima con un ometto che, mentre le mie amiche ricevevano zucchero e miele sotto forma di sms, lui catalizzava tutta la sua dolcezza per scrivermi "Amore ricordati di prendere l'ombrello". Ma che sfidava il vento e la pioggia per comprarmi i colori ad olio quando la febbre mi costringeva a casa. L'ho lasciato. L'ho lasciato per mettermi con un soggetto che dopo due settimane mi ha detto "ti amo". Dopo tre mesi ha appeso in bagno il quadro che gli avevo regalato. In conclusione la colpa è mia e CdS me lo dice sempre:


"Carotini, tu vivi in un mondo fantastico, lo dice anche il tuo oroscopo: 'Quanti pesci ci vogliono per cambiare una lampadina? Perché, è forse mancata la luce?'. Tu hai bisogno di un uomo pratico, uno che torna a casa urlando 'donna, dov'è la mia cena!!?', uno che, carezzandoti la testa ti dica di stare tranquilla, che alle bollette e alle scadenze ci pensa lui. Mica un poeta maledetto!"


Ma sto cercando di porre rimedio e di allontanarmi da soggetti del genere. L'ultimo è stato quasi clamoroso: dopo avermi conosciuta, non ha tardato a farmi sapere quanto la mia presenza l'abbia emozionato. Non più tardi di una settimana, in seguito ad una serata trascorsa insieme (da soli stavolta), ha detto che mai, tutti i bei momenti che stava passando avrebbero potuto dargli la stessa gioia del pensiero di me.
Poi però, quando, spaventata, ho fatto un passo indietro, e dopo avermi ricordato quale creatura meravigliosa io fossi, non ha perso tempo e si è defilato. Non ho più avuto sue notizie. Evidentemente meravigliosa lo ero, ma non abbastanza da meritare un piccolo sforzo per tenermi vicina. *
Che poi spaventata... non mi terrorizzava l'impegno, non mi sentivo né ammanettata né tantomeno svincolata. Volevo solo scappare dall'ennesimo poeta dal culo pesante.
Vuoi una cosa? Prenditela e stai zitto una buona volta!



*sollevo da ogni responsabilità chiunque mi presenti soggetti del genere. Gli amici sembrano sempre meravigliosi, quindi non è colpa vostra e io vi voglio tanto bene lo stesso!

4 commenti:

  1. Lieta di non essere soggetta a lapidazione per aver causato la conoscenza tua e dell'ultimo poeta.
    Detto ciò, come già dissi, io, in seguito a messaggi di tale genere mi sarei cancellata da Facebook, avrei cambiato indirizzo, fatto le valige, mi sarei tinta i capelli e (tanto per star sicuri) mi sarei anche fatta cambiare qualche connotato del viso da un abile chirurgo plastico. Metti che poi ci si incontra di nuovo. Ennò!

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    1. Giassai che ti stimo immensamente. anche perché mi hai sempre presentato bravi ragazzi.
      Ma mi consigli una visitina dal chirurgo plastico in vista del tuo saggio? sai mai...

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  2. Ma cosa sono gli sms dopo una serata passata insieme??
    No, no...non so cosa siano!
    E leggendoti aggiungo per fortuna! ;-)

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