mercoledì 29 giugno 2011

Testiamoci (meglio tardi che mai...)

Avrei dovuto farlo tanto tempo fa ma non avevo nulla di interessante da dire... non che ora sia così però ho tanta voglia di scrivere oggi, che anche le cazzate fanno al caso mio. Ho cambiato un paio di punti... Perciò ora beccatevi questa lunga confessione e se vi cala la palpebra non esitate ad uscire...

Dieci cose che in questo momento vorrei dire a dieci diverse persone (senza fare nomi):

1 . Se devo dirti qualcosa preferisco farlo a voce e non certo qui, te l'ho detto tante volte... però una cosa da dirti ce l'ho... Mi manchi, son due settimane che non ti vedo e ho bisogno della mia dose per rimettermi in pari, a costo di finire il tabacco e i filtrini :D
2 . Come sopra tesoro, leggi un mese al posto di due settimane ed elimina il tabacco e i filtrini perchè quelli li hai...
3 . Il tuo non è un atteggiamento costruttivo. perciò piantala di fare il simpatico perchè ci metti solo in imbarazzo. Non sai confrontarti con le persone, inoltre sto seriamente valutando la stima che avevo in te dal momento che non sai nemmeno argomentare le tue motivazioni.
4 .  Non sono ancora riuscita a dare una spiegazione razionale al fenomeno, ma per qualche strana ragione finisco sempre per tornare da te. Peccato che tu, ogni volta che le cose sembrano andare bene, riesca sempre a rovinarle esagerando.
5 . Tutto ciò che di buono mi è capitato quest'anno, se ho dei bei ricordi, lo devo in parte (in larga parte) a te. Sei logorroica e hai un ego spropositato, ma forse sono questi gli aspetti che più amo in te. Soprattutto perchè a quanto pare sono una delle poche persone con diritto di parola nei tuoi interminabili discorsi.
6 . Se solo non avessi pensato che io in quel momento ti andavo a genio, vai te a capire per quale strana congiunzione astrale, per poi giocare secondo le tue regole e decidere tutto senza nemmeno chiedermi cosa ne pensavo, forse avremmo evitato di rovinarci (o almeno IO avrei evitato) due mesi della nostra vita e ora riuscirei anche a provare un minimo di stima per te. E per favore, smettila di accozzarti ai miei amici, lo fai solo per darmi fastidio, si vede benissimo. Infatti mi da fastidio, ma non certo per le ragioni che credi tu.
7 .Lo sai da quanto tempo io e te non ci facciamo una chiacchierata come si deve? Si, anche per telefono. E' sempre interessante parlare con te, sebbene tu sia maledettamente testarda. Sei una delle poche persone con cui i mesi non cancellano gli argomenti di conversazione.
8 . Non ho ancora capito se tu abbia subito un processo d'invecchiamento precoce o se sei solo stronza. Fatto sta che sei sparita, parlare con te è diventato impossibile perchè ormai hai sempre da fare, ti atteggi da donna già arrivata ma dall'altra hai quell'aria invidiosa come se ti mancasse qualcosa che io invece ho e per la quale dovrei smettere di lamentarmi. E' tutta questione di scelte tesoro, mi spiace.
9 .Ci siamo seduti vicini tutto l'anno e ho aspettato maggio per capire che bella persona tu fossi...
10 .Nonostante tu sia così maledettamente bella, non ho mai pensato, nemmeno per un minuto che tu potessi mai essere antipatica. Ma conoscerti quest'anno è stata davvero una meravigliosa scoperta.

Nove cose che non sapete di me:
1. Sono tre anni che nessuno mi dice più "Ti amo"... 
2. A volte ballo da sola nella mia minuscola stanza. Ma mi sento terribilmente ridicola, per questo mi barrico e giro la luce in modo da non essere vista da fuori. Non la spengo altrimenti rischio di farmi male sul serio.
3. Non ho mai visto Star Wars, Il Signore degli Anelli, nè tantomeno Via col Vento. Credo che la Corazzata Potemkin sia una cagata pazzesca ma non ho visto nemmeno quello...All'esame di storia del cinema poi ho preso 30. Faccio un po' schifo eh...
4. La mia autostima equivale a zero. Tuttavia, raramente mi fido degli altri e ancor più di rado chiedo consigli.
5. Ho fatto la Pink Lady in Grease. Avevo dieci anni ed ero in vacanza, non per questo lo ritengo meno grave.
6. Ieri sera ho riletto un diario scritto in quinta superiore... Era un Porno.
7. Ogni anno ripenso a quello precendente con immensa nostalgia. A meno che non sia stato uno sfracelo totale, ovvio.
8. Ho pianto disperata quando ho visto "Alla ricerca di Nemo". Ho pianto anche gurdando "E' già ieri" e "Giù al nord". Non ho versato una lacrima per "La vita è bella"
9. Provo una strana (e fortissima) attrazione verso il mio professore di fotografia. Un uomo enorme, sulla sessantina, col capello lungo e bianco e il cronico vizio del fumo.

Otto cose a cui penso spesso:
1. Agli esami di luglio. A cosa dire alla commissione di montaggio per far capire che "grazie, non sono interessata ma non per questo sono una testa di cazzo"
2. Al fatto che sono single da ormai troppo, TROPPO tempo!
3. All'anno scorso... e quello prima...
4. A cosa fare il giorno dopo... e troppo spesso si tratta di studio
5. A come farla pagare a Sir Biss... anche se ultimamente sono molto meno vendicativa
6. A costo di essere banale... al futur
7. A cosa mettere il giorno dopo...
8. Troppo spesso non penso affatto. Mi limito a farmi prendere dall'ansia...

Sette cose che cambierei di me:
1. Gli occhi. Ahimè...
2. L'anno di nascita. Che sarebbe anche più credibile...
3. La lunghezza dei piedi. Lo so che i piedi minuscoli sono un emblema di femminilità e delicatezza, ma a quanto pare queste due virtù ora si manifestano in altri modi, di conseguenza è diventato assai difficoltoso trovare le scarpe...
4. L'altezza...
5. Il mese di nascita. Si, lo so ma ho sempre sognato di fare una bella festa di compleanno all'aperto (anche se due anni fa son quasi stata esaudita), in un giardino e non in una stanza, indossare un bel vestito leggero senza il fardello della giacca... a febbraio fa freddo diamine!!!
6. Il segno zodiacale. Anzi no, l'ascendente. Tra tutti quelli che potevano capitarmi... proprio VERGINE?
7. La fronte. Ne vorrei una, grazie!

Sei cose che avrei voluto non aver fatto:
1. Aver pensato di salvare il mondo, finendo invece per perdere un anno.
2. Non aver dato l'esame di Teatro Francese a suo tempo. Avrei risparmiato tempo con un trenta e lode in più...
3. Essermi iscritta ad un liceo. Ripensandoci avrei dovuto fare il professionale. Avrei fatto comunque l'università, ma con qualcosa in più in mano.
4. Aver abbandonato la mia Nikon L14 in borsa, senza la custodia. Adesso funzionerebbe ancora e credetemi... era proprio una signora compattina!!!
5. Aver usato con troppa parsimonia la parola "Vaff******"
6. Essermi tinta i capelli di rosso. E' venuto fuori di nuovo, l'infame!

CInque cose che mi disgustano in un ragazzo:
1. La trascuratezza, perchè si riflette anche interiormente.
2. L'ignoranza e la mancanza totale di interessi.
3. I petti depilati (e ho visto anche GAMBE DEPILATE), le meches, il profumo eccessivo. Quella è roba da donne cari.
4. Scusate, però qui ce vò: la fiatella!!!
5. La vocina acuta.

Quattro cose che mi eccitano in un ragazzo:
1. Le generose dimensioni corporee...
2. I nasi importanti...
3. I difetti di pronuncia (non le esse però) o gli accenti marcati, tipo il livornese aaaaaah...
4. I peli... la barba... i capelli lunghi...

Tre smiley che descrivono la mia vita:
1. O.O
2. XD
3. -,-

Due cose da fare prima di morire:
1. Entrare alla Pixar (anche solo per andare in bagno)
2. Andare ad un festival per due giorni. In tenda... eggià, è una cosa che mi manca...

Una confessione:
Non esco di casa da tre giorni. E non mi lavo i capelli da quattro. Cheggioia averli corti... e che confessione profonda che vi lascio :D

lunedì 27 giugno 2011

Postilla, ma densa di scuse e non

Mentre aspetto che "il favoloso mondo di Amelie" finisca di scaricarsi, ne approfitto per scrivere due righe.
Si era detto che a 25 anni era arrivato il momento di mettere la testa a posto. Mi sbagliavo.
I 25 anni sono semplicemente l'età giusta per ricordarsi di averne una e qualche volta magari usarla. Ma non usarla troppo. o troppo poco. Semplicemente ricordarsi che c'è, senza sforzarla per poi metterla in standby il sabato sera davanti ad un film disimpegnato, piuttosto portarla a prendere un po' d'aria uscendo con qualche amica, andando a ballare... cose così.
Il fatto è che ultimamente mi son presa forse troppo sul serio, mi sono ammazzata di lavoro. Ho trascorso troppi sabati sera a casa in vista della domenica di studio folle, finendo poi per svegliarmi ugualmente tardi, combinando qualcosa ma escludendo l'ipotesi di ottimizzare i tempi e fare tutto lo stesso. So che dovrei studiare, invidio tutte le mie amiche appena laureate o ancora universitarie. Anche loro hanno l'esame ma i miei sono ben diversi. Non terribili quanto la maturità, ma decideranno comunque del mio futuro, perchè una volta finiti, qualcuno dall'alto deciderà se sono dentro o fuori. Ed essere fuori significa ricominciare a sgobbare per prendermi una maledetta laurea alla quale non aspiro così tanto. 
Ciò non toglie che, come disse Hitchcock alla Bergman "Sono solo esami!". Non per questo sono costretta a chiudermi in casa ed isolarmi dal mondo esterno. Dopo cinque anni di liceo e altrettanti all'università ho imparato a ottimizzare i tempi al meglio e, sebbene un po' fuori allenamento per quanto riguarda studio e simili, posso sempre recuperare. O no?!?

Ci mancherebbe!!
Amiche, perdonatemi se nelle ultime settimane ho preferito il divano alla vostra compagnia. Prometto di rifarmi, Tra l'altro adesso è anche passato l'uragano del corto, perciò non credo di avere scuse plausibili... 
E per ctutti coloro che hanno pazientemente seguito la sua lunga agonia, posso annunciarvi con orgoglio, che nonostante tutti i problemi di sorta, la nostra opera è terminata con successo. Non senza l'enorme apporto di Ed che ha rinunciato al suo venerdì di sonno per montarla. Non la pubblicherò, ma se vi capitasse di fare un giro a Melzo il 5 e 6 luglio, pensateci su.
Verrà proiettato all'Arcadia! Non in I Max, però... 

sabato 25 giugno 2011

L'acida principessa e il ranocchio


A me i belli non son mai piaciuti.
Ma l'amore è cieco, dicono. Poi io sono ciecata di mio, quindi siamo a posto.
Nella mia lunga (?) lista di ex e non, di belli ce ne son pochi, probabilmente capitati lì per sbaglio. Forse non li ritenevo affatto belli ma a quanto pare, l'intera popolazione femminile era di tutt'altro avviso.
Sir Biss è molto bello, dicono. King of Carrot Flowers anche, ma secondo Adrianzo ha il fisico a pera. Ha iniziato a piacermi dopo un po' che lo conoscevo, prima era troppo magro e poi non era certo il suo sorriso ad attrarmi, bensì le sue dimensioni corporee diciamo così... generose. Si ok, ha il fisico a pera.
Oltre a loro tuttavia, e secondo la gentile testimonianza di Lassò (la mia amica che ha sempre una buona parola per tutti), tra le fila si schierano nell'ordine: Il monociglio di Spyro, Jack lo squartatore, La Soubrettina - Tiziano Ferro, Il tamarro e il Vecchio. Immaginateveli un po'. Tuttavia, sebbene ora mi trovi perfettamente d'accordo con lei (e non crediate che io sia più gentile e delicata), a suo tempo ero completamente assuefatta e non vedevo altro uomo a parte loro. Mi piacevano davvero tanto ed ero pronta a sostenere argomentazioni a favore della loro bellezza e prestanza.
Sono fatta così, i belli non hanno mai avuto un grande ascendente su di me. Sono sempre molto oggettiva, riconosco un ragazzo carino quando lo vedo, sono pronta anche ad ammetterlo, ma nulla più di questo. Ho sempre cercato altro in una persona, ho sempre trovato del bello dove altri non riuscirebbero mai a vederlo. E non voglio dire che io sia una persona estremamente profonda. Ho semplicemente dei gusti strani. E discutibili.
Alcune mie amiche tuttavia pensano che io punti semplicemente troppo in basso perchè ho problemi di autostima. Forse. O forse no.
Qualche mese fa mi ero fermata a pensare un attimo, chiedendomi se le mie amiche non avessero per caso ragione e se io stessi veramente puntando troppo in basso. Ne ho dedotto che fare ciò, porterebbe di certo ad ottenere più facilmente ciò che si vuole. Senza dimenticare l'altra faccia della medaglia, ovvero una delusione maggiore in caso le cose andassero a rotoli per via dell'altra persona. Che se stiamo ad esaminare le mie ultime rocambolesche disfatte, non sembra essere un'ipotesi così lontana... e porta a ben altre interessanti riflessioni.
Prima di tutto vorrei precisare che non lo faccio certo apposta. Pur sapendo che i soggetti da cui sono attratta non sono certo degli adoni, io non punto affatto in basso. Non consapevolmente almeno. A me piacciono davvero. Però certo, sentendo i commenti e le reazioni, il dubbio mi è venuto.
In anni e anni di frequentazione con ragazzi oggettivamente brutti, sono però arrivata alla conclusione che questi soggetti non sono certo stupidi. Andare con uno stupido significherebbe per me puntare davvero in basso. Non essendo quindi scemi, sanno da soli di non essere meravigliosi, ma non per questo si accontentano di tutto ciò che passa il convento e se per caso io non fossi di loro gradimento, non ci metterebbero nè uno nè due a scaricarmi. Come hanno anche fatto peraltro...
La situazione si aggrava quando però ci si trova un soggetto che, oltre a non essere certo un fiorellino - ma io me ne accorgo sempre dopo... - mostra anche una particolare attitudine alla presunzione. E purtroppo, dall'alto della mia esperienza, posso assicurarvi che di soggetti così ne ho incontrati molti. La maggior parte dei suddetti diciamo. Che poi è proprio il motivo che mi spinge ad essere così acida nei loro confronti. E a pensare che in fondo potevo davvero puntare un po' più in alto... a saperlo...
Insomma, dopo tante esperienze poco simpatiche ho conlcuso che il binomio bello/stronzo e brutto/simpatico non è poi così valido.
Qualche volta si, per fortuna. Ma quando non conosci bene una persona, è sempre una sfida a scatola chiusa. Può rivelarsi un successo come un totale sfracelo simile ai precedenti. E come dice la calamita, che mi è volata casualmente tra le mani mentre ero in coda alla cassa della Feltrinelli, convincendomi a comprarla, oltre perchè costava solo un euro e cinquanta, anche perchè come casualità sembrava fin troppo ben costruita...:

"Devi baciare molti ranocchi prima di incontrare il principe azzurro"

Se ho colto a fondo il significato delle fiabe, non credo esistano strani incantesimi, ma siano semplicemente i nostri occhi, col tempo, a vedere tanta meraviglia dove prima non volevano nemmeno guardare.

Credo sia un rischio da correre...

martedì 21 giugno 2011

Lavoro di squadra

Io lo sapevo.
Non volevo dirlo a voce troppo alta, forse per non convincermi più di tanto ma lo sapevo.

Stamattina mi accingo con orgoglio a continuare il mio lavoro, con umore decisamente migliore rispetto a quello dei giorni passati. Ieri ho disegnato tanti tanti bei fotogrammi, e oggi non sarò certo da meno, penso.
Così accendo il televisore, mi piazzo a guardare un bel film italiano che, in mancanza di altri termini definisco "vintage" (quei film coi capelloni, le pin up e i dandy dai... però non in costume, uno di quei film girati proprio negli anni sessanta, anche un po' ingialliti), inforco la pennetta e apro flash.
Fino alle undici tutto bene. Poi la mano inizia a fare troppo male, quindi decido di concedermi una pausa, chiudere il programma e connettermi.
Non dovevo farlo.
Ancora ignoro se sia arrivata prima la notifica o il messaggio del mio amico regista, in qualche modo dovevo però scoprirlo:

"Ragazzi, devo fare l'antipatica, sono nella merda con tutto (valangata di problemi anche in casa), mi spiace ma io passo.."
 
E così il nostro affiatatissimo team perde un prezioso membro. A tre giorni dalla scadenza.
Ora, che fare? Picchiarla? Metterla sotto con la macchina? Ucciderle il gatto, rivelarle che in realtà il suo ragazzo è gay? Purtroppo non ci possiamo fare niente, avrebbe potuto avvertirci prima, ma chi può biasimarla. Nessuno ci paga per lavorare e, anche in una normale situazione di regolare contratto il licenziamento è un sacrosanto diritto. 
Nonostante tutto, questa bella notizia ci crea un bel po' di problemi. Io e il signor Ed Wood valutiamo in breve la situazione, dalla finestra della chat percepisco il calo di pressione e l'imminente svenimento del fanciullo quindi propongo una soluzione papabile. Io ho la scena salvata. La passerò a compagna di sventure!
Già. Va vettorializzata però. 
Ahahahahah e io che domani sera speravo di uscire per una cenetta e post serata divertenti... mi ero pure comprata un vestitino... 

lunedì 20 giugno 2011

RotoscODIO!!!

Evidentemente l'esperimento poco sotto ha galvanizzato un po' tutti.
Sentendoci ormai animatori professionisti con una gran voglia di metterci alla prova.
E' il 31 maggio, nemmeno ad una settimana dal fatidico mercoledì di laboratorio, mi cade dal cielo un'offerta che non potrò rifiutare:
l'Ed Wood de Noartri, regista talentuoso, proteiforme e trasformista che stimo a intermittanza, ci scrive:

"Mi è venuta un'idea per un cortometraggio da realizzare in rotoscope e avrei bisogno di sette/otto animatori. Un progetto veloce veloce, uno sketch di massimo tre minuti. Vorrei presentarlo ad un concorso che scade il 15 giugno. Chi è con me?"

Non me lo faccio ripetere due volte.

Dietro di me, l'immancabile Sir Biss, scenggiatore con una forte padronanza della grammatica e della sintassi, offre la sua totale disponibilità.

 - Il soggetto ce l'hai? - chiede a Ed

 - Ieri mentre ero in metro, ho avuto delle idee...

 - Parliamone

Conosce Ed da si e no un mese pur avendone passati nove a lezione con lui. E' diventato il suo BFF da quando ha smesso di uscire con me. Ebbene sì, uscivo con Sir Biss. E in quel periodo non parlava con Ed perchè lo considerava un montato. Non parlava con nessuno dei miei amici, con Adrianzo perchè era un presuntuoso, Jelly una vecchia stronza, il Punk un imbecille. Ora sono i suoi amiconi. Ma Ed è il suo preferito!!!
Si fa avanti anche Adrianzo offrendo una sceneggiatura in cambio di prestazioni sessuali ma Ed sceglie Sir Biss. Grave errore.
Oltre ai sopracitati, cinque fanciulle volenterose si uniscono a noi.
Si comincia dunque.
In nemmeno due giorni Sir Biss sfodera una sceneggiatura di tutto rispetto, Ed crea un gruppo di lavoro in modo da comunicare tutti il più velocemente possibile e spiega come andrà realizzato:

 - Sarete molto libere ragazze. Il protagonista attraverserà diverse stanze e, trattandosi di un sogno, potrete realizzarle con tecnica e stile personali e tutti differenti, proprio per rimarcare il passaggio tra vari luoghi.

Non vedo l'ora di iniziare, sto impazzendo dalla gioia. E' vero, abbiamo pochissimo tempo ma siamo convinti di potercela fare. Gli esami sono alle porte, dovrei studiare ma nemmeno questo spegne il mio entusiasmo, soprattutto perche stavolta si tratta di qualcosa che, un giorno, vorrei trasformare in un lavoro. Ho anche delle idee per la scena iniziale, ne parlo con Ed che nel frattempo si è premurato di prenotare l'aula coi Mac, per lavorare tutti insieme.

E' il 13 giugno. Anzi no, il 14.
Nel frattempo le cose sono un attimino cambiate. Ma giusto un attimino eh...
Il giorno 9 Ed e Sir Biss si consultano: il regista avverte il suo fedele galoppino che la scadenza per il concorso è stata rimandata di ben dieci giorni. Solo loro lo sanno. E io, che però lo scopro durante una mezz'oretta di stalking aggressivo su facebook. Provo a parlarne con Ed ma lui mi sgrida dicendo che si tratta di un'informazione segretissima (postata in bacheca dove tutti possono leggerla...). Saperla avrebbe incoraggiato la nostra pigrizia.
Alle due e mezza (del 14) nell'auletta ci sono cinque persone: io, Biss, Ed e due fanciulle. Le altre non si son presentate ma hanno esplicitamente chiesto che venga loro mandato tutto il materiale perchè lavoreranno a casa. Compagna di sventure - quella di Berlino - invece ha scritto già da tempo che sarebbe stata disponibile solo il pomeriggio precedente. Ha gli esami e deve studiare.
Ed distribuisce dunque il lavoro e ci spiega un po' come farlo:

 - Ragazze, dividiamoci le scene. In realtà non ci sono ancora tutte, ne devo girare altre tre ma lo farò in questi giorni. Prima di cominciare dovrete fare un lavoro sporco, ovvero montarle fotogramma per fotogramma e vettorializzarle, avete visto il trailer di "A Scanner Darkly"? Ecco, voglio che le scene vengano così. Poi disegnerete i contorni neri attrono alle figure.

E si comincia. Ma prima Ed... permetti un'obiezione?
S'era mica detto che le scene dovevano essere... libere? E perchè solo la mia dura un minuto? Tutto il corto ne doveva durare massimo massimo tre e devi ancora finire le riprese... Sir Biss s'è fatto prendere la mano... va beh va beh continuiamo.
E così, fotogramma per fotogramma, vola l'intero martedì pomeriggio. Mi porto il lavoro a casa. Mercoledì notte alle due sto ancora lavorando e sono al fotogramma numero 1050.
Poche ore dopo mi presento a scuola con due borsette di marca sotto gli occhi e quella del mercato a tracolla. Dentro c'è l'hard disc.
Ed mi viene incontro e fa il resoconto delle riprese della sera prima, mentre Sir Biss commenta quanto siano supersimpaticissimi i suoi nuovi amici (c'era anche lui sul set, ovviamente ha già aggiunto tutti su feisbuc e ha provveduto a postare ogni signola fotografia). Poi Ed avanza la proposta indecente

 - Io ho da fare cara, dovresti accollarti il ruolo di capo animatore e coordinare le altre ragazze.

L'indecenza sta nel fatto di essere un obbligo.
Ci provo. Scrivo alle altre di presentarsi l'indomani con hard disc a scuola così passo il passabile e ci dividiamo il lavoro. Tassativamente, domani è l'ultimo giorno di lezione, quindi facciano un po' loro.
 - Ehm... io domani non ci sono, lasciale al mio ragazzo che viene sicuro a lezione.
 - ma io non so come si faaaa... aiuto... va beh ci provo.
(non l'ho vista)
 - Io non vettorializzo, passatemi il lavoro quadno si tratterà solo di disegnare
(bella lei!)
- Sono stata trasformata in una mucca... posso andare a casa?
(sei giustificata!)
Invece Compagna di sventure mi avvisa che lei ci sarà e di passarle tutto quanto...
Dopo aver baciato e abbracciato quest'ultima, mi dirigo tristemente verso l'auletta dei Mac, nuovamente prenotata da Ed, dove stavolta il pomeriggio non vola affatto. C'è un'atmosfera strana: i computer s'impallano ogni due minuti, le tavolette non funzionano e gli hard disc vengono riconosciuti come improbabili dispositivi estranei e nocivi alla salute dei Mac. Forse una tempesta elettromagnetica, più probabilmente invece merito di Sir Biss che, oltre ad infastidire me, rende scontrosi anche i computer. Al mio fianco avvengono le seguenti scenette:

 - Allora Woody (Woody???) domani vieni alla festa di Agraria? 
 - Ehm non lo so... c'è la partita...
 - Ti preeeeeeeeego... 

e

 - Oh ma domani sera ci sono i Vallanzaska! Andiamoci.
 - Ma c'è la festa di fine anno... visto che suonano anche sabato proponiamolo agli altri cinici...
 - Non credo siano interessati. E comunque io domani sera vado al concerto. Dai ti preeeeeeeeeeeeego, vieni anche tu che con loro non ci divertiamo.

Al terzo crash di Flash minaccio di fracassargli lo schermo del Mac in faccia. A bloccarmi, il pensiero di tutto il lavoro faticosamente terminato in quelle ore, ora ubicato proprio nello schermo del computer.
Da quel triste pomeriggio sono passati ormai quattro giorni. Il viscido Sir Biss è ancora vivo purtroppo, mentre Ed si sta dando da fare con le riprese. Io ho finito di vettorializzare tutti e 2000 i fotogrammi e stamattina ho cominciato con i disegni. Quattro allieve della scuola cinica ora parlano nel sonno, hanno immotivate crisi di pianto e sognano sequenze di fotogrammi chiave. Compagna di sventure ha dato il suo primo esame.

Ieri sera Ed Wood manda a me e Biss una mail. Le ultime scene le girerà domani e, mentre io cerco di capire quando riuscirò a vederlo per ridargli la tavoletta, il fedelissimo Sir Biss s'interessa al lavoro del regista:
 - Quando giri esattamente? Se hai bisogno non esitare a chiedere, lo sai che io ci sono...
 - Giro domani sera ma tranquillo che è una scena facile, non ho bisogno
 - Beh, ma io ci sono lo stesso.

...

martedì 14 giugno 2011

Ve l'avevo promesso...

Ieri, vedendo la prima versione, PRIVA DEL MIO IMPORTANTE CONTRIBUTO, stavo già disperando...


Per fortuna oggi il professò ha mantenuto la parola, montando tutte e tre le versioni, una più bella dell'altra.

Ed è quindi con infinito orgoglio 

che sono lieta di presentarvi

La signorina Mia Wallace e il signor Vincent Vega


nel più colorato,
il più creativo,
il più dinamico,
il più divertente,
il più eclettico,
a tratti erotico...



(o quantomeno, la scena del ballo...)
Blogspot ha deciso di non funionare, non riesco a caricare il video... cliccate dunque sul link...
Al minuto 1,14 troverete la mia parte! 

lunedì 13 giugno 2011

Il bel paese dove il SI sona (e gli scrutatori cristano)

Ebbene SI! Dopo Milano, anche l'Italia s'è destata, facendo sentire a gran voce un meraviglioso

ORGASMO DEMOCRATICO CORALE!!!

Quasi quasi inizio a provare un minimo di stima in più per i miei compaesani che, chiamati ad esprimersi su argomenti che li toccano direttamente, al di là di ogni divisione politica, hanno espresso il loro parere, in modo assai deciso. 
Certo, mi pongo comunque un po' di domande riguardo quel 43% di persone che hanno disertato... evidentemente alcuni di loro, soprattutto dopo la pioggia dei giorni passati, sperano che, privatizzando l'acqua diremo stop agli acquazzoni per sempre... altri forse hanno preso un po' troppo sul serio quel meraviglioso spot di Corrado Guzzanti... chi lo sa...
Adesso metà Milano e gran parte dei miei amici è fuori a festeggiare in Largo Cairoli, mentre io, troppo provata per seguirli, mi limito a compiacermi d'essere sopravvissuta. Sono troppo stanca per scegliere l'opzione "Comizio sul risvolto socio - politico - culturale e sui cambiamenti che il raggiungimento di questo importante risultato porterà al paese"... accontentatevi e perdonatemi... Sono sopravvissuta!

Sono sopravvissuta a due giorni di scrutini aggressivi.

Ad una presidentessa che ha continuato a chiamarmi Giulia. E ovviamente Giulia non è il mio nome.

Sono sopravvissuta sempre alla solita presidentessa, sedicente espertissima e solita porre domande come:
- Ma a cosa servono le matite rosse e blu?
oppure
- Che cosa ne dovremmo fare dei registri da affiggere? E quegli altri più piccolini... tutti bianchi, a cosa servono?

Ma, nonostante tutto, tu speri che vada tutto per il meglio.

Anche se le schede sono NOOOOVE... e le scrutatrici solo TRE...
Ebbene si, perchè a Milano si è votato anche per il referendum cittadino. Con la possibilità di poter scegliere se dirigersi verso la cabina con una pigna di fogli e foglietti o rifiutare gentilmente alcune schede. Noi agli elettori non l'abbiamo detto però. Abbiamo pensato di non farlo quando sono magicamente comparsi (per fortuna alle dieci di domenica mattina e non alle nove di domenica sera, come accadde ad una mia amica) i piccoli registrini per il referendum cittadino. Ovvio, non prima che qualche milanese disinformato ci avesse già chiesto di poter votare solo per i quattro nazionali.

Che poi questi furboni, mica ce lo dicon subito... no no!
- Vuole votare per tutti e nove i quesiti?
- Si, certo, siam qui... votiamo!
- Va bene...

Inizi a segnare il numero di tessera, cerchi il nome tra mille altri e, quando finalmente posi la biro...

- Ah, ma NOVE? Non sono mica QUATTRO?
- No, quattro nazionali e cinque cittadini...
- Ah no! Io ne voglio solo quattro...

E' vero, l'informazione sulle cinque importanti domande cittadine è passata quasi in silenzio. Io stessa l'ho scoperto quasi per sbaglio mentre esercitavo dello stalking aggressivo su facebook, sport non particolarmente praticato dagli over quaranta... abbondanti nel mio seggio... Però quando il registrino pullula di righe, segnacci e correzioni, la pazienza viene meno.

L'ultima che mi ha fatto una scenetta del genere, dopo un'affermazione decisa e un quarto d'ora trascorso fuori a leggere ogni quesito con pazienza, aveva le stampelle. Gliele avrei volentieri tolte con la forza e, una volta a terra, le avrei utilizzate per percuoterla rudemente! No, non sono cattiva, fidatevi.
Soprattutto se, come già vi ho detto, le scrutatrici sono solo tre. Perchè quattro non si son mai viste, a detta della sedicente esperta presidentessa... sarà... 
Ad ogni modo, ecco arrivare un solo elettore, la classica ecceizone che conferma la regola. Probabilmente superinformato e convintissimo delle risposte, ci chiede esplicitamente - grazie - di ricevere solo le schede nazionali, meno quella del nucleare...

- E noi l'abbiamo guardato TUTTE MALISSIMO! - ha commentato la sedicente esperta presidentessa
- Perchè ci sballava tutti i calcoli!!!

Eh già signora presidentessa, era proprio quello il motivo...

venerdì 10 giugno 2011

La filosofia spicciola di Bart

Ieri sera stavo riflettendo, quando mi è tornato in mente quel discorso tra Andrea e Bart...


La cosa incredibile non è quanto spesso ci si riconosca nelle situazioni riproposte in un film, bensì quante diverse e perfette analogie possiamo trovare, tra quella particolare situazione e la nostra.

Il discorso di Bart è illuminante! Non solo perchè descrive perfettamente qualsiasi grattacapo annidatosi ultimamente nel mio cervello, ma perchè, una volta ribaltato, moltiplica ogni grattacapo per mille.
E si che ne avrei di cose da fare, più urgenti e importanti dei mille crucci che ho in testa...

La questione, generalizzando, potrebbe essere applicata ad una qualsiasi situazione:
Ad esempio: accadde nell'estate 2007 che io e altre quattro donzelle, stessimo cercando una casetta nel Salento per il mese d'agosto.
Ne trovammo una che sembrava niente male.

- Si, ma è a 400 metri d'altezza rispetto al mare...
Ci fece gentilmente notare A.
- Effettivamente... però costa così poco...
- Si, ma è a 400 metri d'altezza rispetto al mare...
- Va bene, però è in una bellissima posizione, nemmeno troppo isolata rispetto ai paesi, anzi...
- Si, ma è a 400 metri d'altezza rispetto al mare...
- Ma è anche vicino alla stazione di Lecce... 
- Si, ma è a 400 metri d'altezza rispetto al mare...
- Però noleggeremo una macchina...
- SI, MA E' A 400 METRI D'ALTEZZA RISPETTO AL MARE!!!

Così, demotivate da quella che avrebbe potuto rivelarsi una salita non troppo facile da intraprendere dopo una giornata in spiaggia, (anche con la macchina?) su consiglio di A, decidemmo di ripiegare su un campeggio.
Un campeggio per famiglie, con la spiaggia melmosa, l'animaione molesta e la strada statale tra la zona ristorante e le piazzole per le tende. Però costava poco.
A. non venne. Doveva andare in vacanza con suo padre tipo...

Questo era un esempio come tanti, ma che illustra bene la situazione, dritta e ribaltata!

Mettiamo che oggi io mi trovi a dover prendere una decisione difficile... non importante, non fondamentale, ma pur sempre difficile.
Cos'è che mi blocca? Perchè ci sto mettendo così tanto?
Il problema qui, sta proprio nel capire se mi trovo davanti ad uno spettacolo meraviglioso ma, distratta da quella minuscola scrittina, decido di non guardarlo, oppure se dinnanzi a me si estende un totale sfracelo, per il quale mi sono testardamente fissata a causa di un piccolo, minuscolo (trascurabile) particolare meraviglioso...

Quando lo capisco vi faccio sapere...

lunedì 6 giugno 2011

Pulp Rotoscope!

Avete visto Juno, di Jason Reitman? E' uno dei miei film preferiti.

Avete visto Yellow Submarine, di George Dunnings? Io no... cioè, non tutto...

Avete visto Valzer con Bashir di Ari Forman? Dopo averlo visto sono stata malissimo...

E Waking Life, di Richard Linklater?

E Biancaneve?

E Cenerentola?

E La carica dei 101?

E... potrei andare avanti all'infinito con titoli senza nulla in comune. Almeno in apparenza.
In realtà quelli elencati, qualcosa in comune ce l'hanno eccome: tutti quanti sono stati realizzati con il Rotoscopio, una tecnica di animazione utilizzata per creare figure umane realistiche, ricalcando i disegni da una pellicola precedentemente girata. (ok, per quanto riguarda Juno, si parla solo dei titoli di testa che però, sono assolutamente notevoli! Merito anche della canzone? Forse)

Tra questi titoli però ne manca uno... quello che ha tenuto impegnata me e altri 6 talentuosi cinici per tutta la giornata di oggi.

Dopo 8 ore trascorse davanti ad un meraviglioso Mac Pro, tenendo in mano la penna di una tavoletta grafica, dopo il commento dell professorone ("Cazzooo, si che rende!!" ndr), dopo altre 2 orette davanti al mio acerino a smanettare con il touchpad, posso affermare con estrema sicurezza che

IL ROTOSCOPIO E' UNA FIGATA PAZZESCA!!!

E posso quindi presentare, con immensa gioia ed impazienza:

La signorina Mia Wallace e il signor Vincent Vega

nel più colorato,
il più creativo,
il più dinamico,
il più divertente,
il più eclettico,
a tratti erotico...

Pulp  Rotoscope Fiction!

(o quantomeno, la scena del ballo...)

A breve, su questi schermi!


sabato 4 giugno 2011

Leggi un po' qua, signorina di sinistra!

E, come uno schiaffo in faccia, un caro amico mi passa questo link

http://www.facebook.com/permalink.php?story_fbid=152362684832175&id=1489441154#!/notes/questo-embrione-avr%C3%A0-pi%C3%B9-fan-di-emma-bonino/sapevate-che-nel-2008-bersani-sosteneva-oltre-al-nucleare-anche-la-privatizzazio/223718374306335

L'avevo già letto. Fatelo anche voi.

L'argomento in questi giorni è parecchio caldo. Tra poco più di una settimana saremo tutti chiamati alle urne per rispondere a quattro quesiti che credo noti ai più, quindi evito di elencarli. Grazie alla Corte Costituzionale tra l'altro, decideremo anche se dare il benvenuto all'energia nucleare in Italia.
Dopo mesi di bombardamento mediatico, tra articoli, servizi giornalistici, link, foto, un'idea me la sarà fatta anch'io in merito, senza nemmeno star lì a sforzarmi troppo.
ora, me lo deve venire a dire qualcun altro, in questo caso il Pierlu, dove apporre la mia ics o sono abbastanza grandicella da arrivarci da sola? Tra l'altro il buon segretario pare non abbia affatto le idee chiare. Tuttavia, se guardate bene, il link vi manda ad una pagina che ripudia l'aborto, stracolma di buoni principi e massime cristiane,vorrei sapere se colui che me l'ha gentilmente segnalata se n'è accorto... suvvia, sarà stato un errore di distrazione... spero!!!
Fatto sta che troppo spesso, in Italia si incappa in un equivoco che ritengo abbastanza grave: confondere le idee con il pensiero politico. Purtroppo, molte volte accade che questa confusione vada ad infulenzare la scelta di voto a un referendum, ma la cosa non finisce certo lì.
Prima di tutto, siete seriamente convinti che la mia scelta vada in un senso o nell'altro a seconda delle mie idee politiche? E quanto credete possa influenzarmi una parola giunta dall'alto?
Ricordo che nel lontano 2005 mi sentii rivolgere spesso una frase tipo "Tu voti SI perchè sei di sinistra, questo referendum è troppo politicizzato, io NON VOTO". A pronunciarla era più che altro gente di destra che, così facendo, confermava proprio ciò che voleva confutare. Io votai si, in quel caso si parlava della fecondazione assistita, perchè sostenitrice della libertà di scelta. E non dimentichiamoci che in quell'occasione l'allora presidente di AN Gianfranco Fini affermò, discostandosi dalle idee della sua ala politica, che sarebbe andato anche lui a votare. Le risposte poi non me le ricordo. Ma giudico ugualmente scemi tutti coloro che si fecero influenzare e andarono a votare solo perchè l'zvrebbe fatto Fini. (anche se poi in fondo avrebbero fatto il mio gioco).

Chiariamo un paio di piccoli concetti: prima di tutto affermare che io sia una "signorina di sinistra" è  un gravissimo, madornale errore. Perchè io, di politica non ci capisco niente! In secondo luogo, ammettendo anche che io sia "una signorina di sinistra", di sicuro tutto ciò non ha nulla a che vedere con la politica italiana odierna. Almeno una cosa credo di averla capita: in Italia non esiste una destra, così come non esiste una sinistra. Esiste forse un meno peggio al quale fare affidamento, ma ogni volta che mi è capitato, ho finito per rimanere delusa.
Ho degli ideali certo, ma purtroppo questi vengono delusi sia da una parte che dall'altra. Che poi forse, questi ideali si rispecchino (in un mondo appunto "ideale e utopico") in un pensiero di sinistra, questa è un'altra storia. Mi bastarebbe che qualcuno, nella stanza dei bottoni, dicesse una frase sensata, si comportasse in modo coerente e mantenesse le promesse fatte. Allora inizierebbe quantomeno ad essere degno di stima. Se poi mi trovasse anche d'accordo, non esiterei un attimo a donargli il mio voto, indipendentemente da dove sta seduto.
Di certo pensare che leggere quella paginetta abbia fatto improvvisamente crollare tutta la mia stima riposta in Pierluigi Bersani, portandomi a vagare nel più totale sconforto, è quanto di più lontano dalla realtà. Non ho mai riposto stima in Bersani... non ho mai nemmeno dato troppo peso alle sue parole... poi se casualmente i due pensieri convergono... è solo una pura coincidenza, senza alcun significato. Cerrto, sarei più sconvolta se la convergenza di pensieri avvenisse col nano B... al Pierlu semplicemente non do peso.
Continuo ad agire per quello che mi dice la testa.

Frequento una scuola pubblica perchè credo che la cultura sia un bene e un diritto di tutti e non una merce di scambio. 

Credo nell'integrazione degli immigrati, credo che debbano beneficiare degli stessi diritti e doveri degli italiani. E con questo intendo cultura, lavoro, cittadinanza e soprattutto rispetto della legge. E attenzione: integrare significa anche controllare. Mi suona così di destra questa parola... però...

Mi sposerei in comune perchè non mi riconosco affatto nei principi della chiesa cattolica. Ho dovuto leggere un brano tratto dal vangelo al matrimonio di mia cugina. per poco non vomitavo sull'altare tanta e tale era l'ansia che mi provocarono quelle parole... Poi, chi ci crede è degno di stima, ma come dico sempre, lo è di più se crede nella libertà di scelta.

Frequento i circoli ARCI perchè propongono eventi interessanti e li preferisco alle serate ignoranti dalle quali peraltro non mi astengo. Si, li preferisco anche perchè costano poco...

Mi taglio i capelli da sola perchè non ho i soldi per andare dal parrucchiere ctanto spesso. Ma se li avessi probabilmente li userei per viaggiare...

Indosso le converse perchè sono comode, sui tacchi cado...

E voterò Si a tutti e quattro i quesiti perchè credo sia giusto: l'acqua è prima di tutto un bisogno primario e un bene comune, non una merce di scambio. Trarne profitto non esiste, sarebbe come far pagare un euro (o una cifra qualsiasi) per ogni giorno in più che siamo vivi.
Per quanto riguarda il nucleare poi, pensiamo a Fukushima. E pensiamo al fatto che, come il Giappone, anche l'Italia non è estranea ai terremoti. Ma se in Giappone ci mettono sei giorni a costruire un'autostrada, qui, dopo due anni stiamo ancora aspettando che ricostruiscano il centro dell'Aquila... Una centrale nucleare qui in Italia? Ahahahahaah! Con cosa la costruirebbero poi, con la sabbia probabilmente! Se proprio qualcuno desidera la dolce carezza delle radiazioni sulla pelle, può sempre sperare in un bel disastro a Muhlenberg, in Svizzera. Sul legittimo impedimento poi... mi pare ovvio che la legge debba essere uguale per tutti, dai. Vorremo mica essere governati da criminali a piede libero? Ok, lo siamo già... non facciamo si che la situaizone degeneri, per favore.

Ad ogni modo, come vi dicevo prima, io di politica non ci capisco niente. E la chiusura vi farà passare ogni dubbio!

Un giorno qualcuno mi disse
"Smettila di parlare, conosco un modo migliore per continuare la serata"...

Una frase perfetta anche stavolta, se a dividerci fosse stata solo una bottiglia di Menabrea...