mercoledì 26 gennaio 2011

Some like it...

 - Ho telefonato a mammà. Ha pianto dalla felicità. Ti darà il suo vestito da sposa, è di merletto bianco!

 - Ma non posso sposarti con l'abito di tua madre. Vedi, io e lei... non siamo fatte allo stesso modo...

 - Qualche colpo di forbice!

 - Ah no! Te lo scordi! Osgood, voglio essere leale con te, non possiamo sposarci affatto!

 - Beh, perchè no?!

 - Beh, in primo luogo, non sono una bionda naturale.

 - Mmh... non m'importa!

 - E fumo! Fumo come un turco!

 - Non m'interessa!

 - Ho un passato burrascoso: per più di tre anni ho vissuto con un sassofonista!

 - Ti perdono!

 - Non potrò mai avere bambini...

 - Ne adotteremo un bel po'

 - Ma non capisci proprio niente Osgood! Aah! Sono un UOMO!

 - Beh, nessuno è perfetto!

Non so voi, ma io lo trovo uno dei dialoghi meglio riusciti della storia del cinema...e se, per errore non aveste ancora visto questo film, fatelo! Commedia, gangester movie, proibizionismo, musica, risate, amore e trasgressione in poco meno di due ore.
Billy Wilder I love You

lunedì 24 gennaio 2011

In questi giorni mi sono scatenata parecchio. Sabato poi era una così bella giornata che starmene chiusa in casa (come mi ero ripromessa) sarebbe stato davvero un gravissimo errore
E, visto che Flickr di collaborare non ne ha voglia, - son tre giorni che fa così, devo capire se il problema è mio o dei programmatori, ma sospetto di sapere la risposta - in attesa di giorni migliori, ne approfitto per pubblicare qui un po' di fotine scattate qua e là!



Per la cronaca... quelle affascinanti decorazioni rosse, altro non sono che le palle informi di cui si parlava qualche post addietro...
Viste così hanno tutt'un'altra faccia!

Nulla è più utile se non il superfluo - ovvero i miei 20 minuti

 Avevo già iniziato a nurtrire qualche sospetto tre anni orsono: una mattina, mentre mi preparavo con calma per andare in università, facevo colazione con il sottofondo di "Happy Days". Accadeva che Joanie, come spesso accade alle adolescenti, era stata scoperta dal fratello, e quindi dalla famiglia intera, a fumare una sigaretta" Scandalo, tragedia, flacccccellottttittttio!

Howard Cunningham, dopo lunghi e sonori rimporveri, esprime anche la sua preoccupaizione riguardo a un piccolo particolare

 - Joanie, sei una signorina, se continuerai a fumare, ti si ingialliranno le dita.

Ma la pratica e risoluta Marion dissolve ogni preoccupazione con un sempilice:

 - Howard, per quello è sufficiente ricorrere al succo di linome...

Torno nel mondo reale e mi guardo le mani, sofffermandomi in particolare sul dito medio, leggermente ingiallito causa drummini arrotolati e, senza indugiare oltre, min fiondo verso il frigorifero, afferro un mezzo limone rinsecchito ma ancora succoso e, munendomi di tondini di cotone, inizio a spremercisopra il succo e sfregarmelo sul dito.

Marion Cunningham ne sa una più del diavolo!

Chi avrebbe mai potuto immaginare quanto poteva rivelarsi utile temporeggiare, cincinschiando davanti alla tivù?

Quell'episodio tuttavia, rimase un ricordo isolato. Ma ad oggi, dopo due intensive settimane di lezione, posso, gentilmente ma con sicurezza, mandare a quel paese la mia dolce madre, la quale per anni mi ha sgridata ed acusata di perdere del gran tempo davanti a programmi stupidi e inutili.
"Studia che è meglio", ama ripetere spesso. Precisiamo poi che queste parole escono dalla bocca di una divoratrice di serie quali Lost, Gray's Anatomy, ER, Criminal Minds...
Certo, studiare va bene, nulla da dire a riguardo, ma metti che una mattina entri in classe in ritardo, arranchi a fatica alla ricerca di una sedia vuota, l'aula è buia perchè la professoressa ha deciso proiettare una puntata di Friends. Poi, quando l'episodio termina, l'insegnate propone un esercizio di sceneggiatura: buttar giù una bozza di plot, dopodichè consiglia vivamente di riguardare un paio di puntate una volta a casa. 

A cosa sarebbero servite ore e ore col naso immerso tra manualozzi e saggi di qualunque sorta?
In quel momento ho ringraziato affettuosamente san Megavideo, santa 075 che mi consiglia sempre qualche serie interessante e, non subito, ma sabato pomeriggio, anche la Q che, citando Elliot Reed, mi ha risparmiato un paio d'ore di inutile studio... Se visti con occhi attenti, un paio di episodi di Scrubs valgono molto più di un pomeriggio di compiti! Che poi... compiti... che meraviglia vedere la faccia della madre, intenta a fissarmi con sguardo truce mentre perdo l'ennesima mezz'ora preziosa della giornata e risponderle: "Mammina, sto ripassando"! 

Pochi giorni fa, mentre sbirciavo nel reparto "Cinema e arte" della Feltrinelli, il mio sguardo cade su un libriccino scuro e sottile. Leggo il titolo: "PENSARE LOST"... ricordandomi di non aver ancora comprato il regalo di natale alla mamma...

giovedì 20 gennaio 2011

Diffidate delle imitazioni

Ho guardato e riguardato il video almeno dieci volte nel giro di mezz'ora...
Il Golden, che poi sarebbe il secondo, se lo merita tutto! Ha anche confessato che in ogni script (non ricordo se all'inizio o alla fine), c'è un glossarietto intitolato "Termini scientifici e inusueti" e, per quanto si sforzi di capirli, la metà di essi gli rimane sconosciuta... Poi è un pianista, quando recita si lascia trasportare dalla musicalità del dialogo, dal ritmo delle parole. Rimarrei ore ad ascoltarlo. Non c'è niente da fare, lo amo! Mi piace pensare che subito dopo, sia uscito a festeggiare con chili di gelato alla vaniglia, anzichè con uno squallido cocktail, intrattenendo i presenti con discorsi interesanti, divertenti, spiritosi, concludendo la serata ben oltre le undici e mezza... ma questa è un'altra storia.
Diffidare delle imitazioni, il premio come "miglior controfigura" non è previsto, ma come sopra, questa è sempre un'altra storia.


mercoledì 19 gennaio 2011

CarotaHood, una donna in calzini viola

Arriva il giorno, nella vita di una ragazza, in cui è necessario appendere al chiodo le adorate Converse, per salire su un paio di tacchi 12.

Oggi, a quanto pare, era IL GIORNO: per la prima volta, dopo ventiquattro anni di scarpacce, infradito piatte piatte e una parentesi da Guinness (ebbene si, ho partecipato anch'io alla maratona sui tacchi a spillo, ihih), ho finalmente infilato i miei piedini in un paio di scarpe altissime: tacco 12 e due centimetri di plateau! E tutto questo non solo senza cadere nemmeno una volta, ma sfoggiando una camminata elegante ed armoniosa!

Le ho trovate in un negozio in centro. E li sono rimaste purtroppo, perchè tra me e loro si sono frapposti i soliti problemini, primo fra tutti un deficit di trenta euro su venti che ne avevo.

A ben pensarci avrei potuto scattare una foto, immortalando la mia performance, ma è qui che entra in scena il secondo problemino: le scarpe erano numero 37. Io porto il 36, se non il 35. Ciò che le faceva aderire perfettamente al mio micropiede, senza farle volare ovunque, trascinandomi a terra con loro, era un paio di calze, di lana, viola, con le treccine.

Una foto così non sarebbe stata certo elegante!

venerdì 14 gennaio 2011

La Noto gioventù

Ieri la Ci ha finito gli esami.

Non sarebbe un evento degno di nota se non stesse accadendo a tanti, tutti insieme e, solo adesso, mi rendo conto di cosa questo significhi.

E' vero, la Nisba e altre quattro ragazze del nostro gruppo sono già dottoresse meravigliose (e precarie) da quasi un anno, ma ad aprile, la stessa sorte (la laurea, il precariato no, si spera) toccherà ad altre sette persone, peraltro tre omonime, quindi trovo appropriata l'eccitazione, mista ad un pizzico di sconforto.

E' un'epoca che si conclude. Sono stata la prima a laurearmi e adesso, che anche gli altri sono alla fine, devo convincermi che forse è giunta l'ora di abbandonare il nido una volta per tutte, quel posto caldo che da fuori sembra così brutto e ostile, ma dove trovo sempre un rifugio quando di andare a scuola proprio non se ne parla, un volto amico con cui trascorere momenti piacevoli e il ragazzo del lavoratorio d'informatica che, pochi giorni fa, mi ha anche lasciata riposare in pace, accogliendomi al risveglio con un sorriso: "L'aula chiudeva mezz'ora fa, ma eri così carina che ti ho lasciata dormire".

Quando ho conosciuto la Nisba, la Q e le altre, ero agli sgoccioli: di esami me ne mancavano tipo due o tre ma, galeotto fu l'amore per le fanciulle, complici anche le disordinatissime vacanze di natale, fatto sta che gli esami me li portai dietro fino a maggio, laureandomi a giugno, con due mesi di ritardo. Poco male. Giorni spesi al meglio, perchè con loro fu amore a prima vista. Le formalità tra noi non sono mai esistite. Tre giorni di chiacchiere fitte in mediateca e siamo uscite la prima volta. Tutte donne, che si fa? S'improvvisa l'addio al nubilato di una di noi, s'imbasstisce il discorso della testimone, amica della futura sposina "fin da quando muovevano i primi passi" (leggi: da due mesetti scarsi), e si rimedia anche un cocktail offerto da un gentil signore, solo alla sposa però, perchè offrirlo a tutte sarebbe stato dispendioso.

E dopo quella prima uscita, tutti i fine settimana insieme, mi dimentico alla svelta la rottura col mio ex e inizio ad amare l'università, l'aula studio all'ultimo piano e le interminabili pause sigaretta. Arrivare sola con la sicurezza di trovare un sorriso era qualcosa che, per due anni mi era mancata. Adesso invece, infiniti scambi di confidenze, un capodanno da organizzare, e se qualcuno non c'è, ci si vede al ritorno... organizziamo u porta e mangia, stretti stretti a casina di Electric Suzy e, quando siamo abbastanza brilli, si gioca ai mimi... "Giulietta degli spiriti" diventa "Ti guardo mentre limoni", alla fine  studiamo cinema, siamo menti artistiche, noi!

Ma allora... perchè non andare in vacanza insieme, quest'estate?

Ho capito quanto loro mi amassero, dopo la festa per i miei 23 anni, dopo aver promesso un sabato danzante e mascherato, ed essere rimasti fuori al freddo perchè il locale ("Tranquilli ragazzi, è enooOoorme!"), tempo mezz'ora ed era strapieno.

"Tranquilla Tuberina, abbiamo già organizzato un altro compleanno collettivo" per me e altri due, aprendo così le danze al liso - losa - te velde.

Pian piano e con fatica, arriva anche la mia laurea. Ho discusso solitaria, all'alba, ma il voto l'hanno sentito quasi tutti, perchè uno alla volta sono arrivati, un po' delusi per non aver ascoltato il resto (effiguratevi io... graaaaaaaaazie!).

E poco più tardi, le vacanze in Corsica. Un treno in fiamme, ma siamo vive, un'isola quasi deserta, ma siamo in dodici. I nostri aperitivi iniziano alle sei del pomeriggio e fino alle due ce n'è per tutti. La Ci che, dopo almeno dieci partite, non ha ancora capito che l'assassino è l'asso di quadri, ma come parla lei il bresciano, ok, forse con un piccolo aiuto da parte di un buon vino corso... Interminabili partite a scopone e al gioco degli insulti, che vi risparmio, insieme a quelli lanciati dai nostri vicini svizzeri, la prossima volta giocheremo quando ancora splende il sole.

Fino ad oggi, nonostante di dottori ce ne siano stati altri, non ci siamo ancora persi di vista.

Dopo quel funesto test d'ingresso per le ciniche, è stata la Q a consolarmi con gossip e tè per affogare ansie e dispiaceri, quando è giunta la risposta, ho brindato con una cioccolata e 075 ad abbracciarmi. La cena di natale in famiglia era con tutto loro, a base di gyros e tzatziki.

Non so, mancano ancora tre mesi, non credo che, trascorsi questi, smetteremo mai di vederci, almeno lo spero tanto. Chi cerca lavoro, chi un lavoro già ce l'ha e chi, come me, ne avrà ancora per due anni, il tempo è sempre meno, ma comunque abbastanza. Intanto domenica ci vediamo tutti insieme, poi attendiamo le feste di laurea e tra un mese è il mio compleanno... ce n'è abbastanza per l'ennesima prova d'amore.

Ma stavolta non rischierei...

domenica 9 gennaio 2011

I dolori del giovane mil... ehm Walter!!!

In televisione c'è la Litty, proprio orora (no, orora ha finito, adesso c'è "metti anche tu la veste bianca", che poi sarebbe la pubblicità del Tavernello, però scrivere in diretta non è così semplice, quindi ci si accontenta della differita) sta presentando il suo nuovo libro, "I dolori del giovane Walter" e discute dell'ipocondria cronica dei maschi e tenda di dare risposte ad un quesito ad oggi insoluto.

In effetti si tratta di un mistero al quale nemmeno io mi permetto di avanzare ipotesi, perchè tanto resterebbero tali. Però una cosa la posso fare: confermare la tesi con un aneddoto (poco) simpatico avvenuto anni orsono.

26 maggio 2005, so che a molti suonerà come una data nefasta, o quantomeno come postumo di una data nefasta... per me, ignara diciannovenne innamorata, era semplicemente il secondo anniversario con Jack the Ripper, un terribile metallaro che ora mi guardo bene dal frequentare, ma di cui al tempo ero cotta marcia.

Lo chiamo per fargli gli auguri e ricevere qualche parolina dolce.

 - Perchè mi chiami!?!

...

 - Eh? Amore, oggi facc...

 - PERCHE' MI STAI CHIAMANDO! SAI BENISSIMO CHE OGGI NON DEVI TELEFONARMI!

 - Ma amorino, oggi son 2 anni che stiamo insieme...

 - NO, AMORE UN CAZZO! TU NON SAI COS'E' SUCCESSO IERI, MA DEL RESTO COME POTRESTI, DONNA!

 - Perchè? Cos'è successo ieri!?!

 - IL MILAN HA PERSO LA FINALE DI CHAMPIONS A ISTAMBUL! E IO STANOTTE NON HO DORMITO! HO AVUTO UNA TERRIBILE TACHICARDIA PER TUTTA LA NOTTE, STRONZA! E ANCHE INCUBI TREMENDI... OGGI HO MAL DI TESTA, NON RIESCO NEMMENO AD ALZARMI, STO MALE, NON ROMPERMI LE PALLE.

Clic

La risposta alla domanda "ma dopo questa scenetta, l'hai lasciato vero?" è poco sotto:


9 luglio 2006, data che tutti ben ricordiamo.

Jack the Ripper mi telefona:

 - Ciao Donna! Sei contenta?

 - Siii tantissimo!

 - Dove sei che ti raggiungo, festeggiamo insieme...

 - Vermanete sono sul divano, reduce dal bagno... ho 40 di febbre e altro che ti risparmio... sarà colpa di qualcosa che ho mangiato ieri...

 - Povera, se vuoi vengo lì da te... tanto non sei contagiosa.

 - Ma va, non preoccuparti, adesso vado sul balcone a festeggiare con la trombetta, ma poi devo ancora studiare tipo venti pagine... martedì ho l'esame... vai a innaffiarti di birra coi tuoi amici va!

 - Va bene dai... ci sentiamo domani... se torno a casa.

Ecco. E vi assicuro che il background calcistico è solo una pura coincidenza.
Gli uomini si lamentano sempre!

giovedì 6 gennaio 2011

Nuove tendenze della stagione primavera - estate 2011

Domani dovrei uscire con un amico per un caffè, dopo mesi che non ci vediamo. Stiamo chiacchierando:

 - Ehm... ho un piccolo problemino per domani pomeriggio... non è che si può rimandare?

 - Si, certo, che succede?

 - Eh la mia ragazza è guarita dall'influenza, ha appena comprato la macchina fotografica (presa ieri) e avrebbe bisogno di una mano

WTF??

*ma... aspetta... ma ieri non era malata? Va beh, no comunque davvero, meravigliose le vostre foto di... dov'è che siete stati durante le vacanze? Venezia, Como... e le più belle le ha scattate lei! Eh, stai perdendo la mano eh? Sicuro di volerla aiutare?"

 - Facciamo sabato mattina? Che ne dici?

 - Eh guarda, non so, ti faccio sapere, dipende...

 - Da cosa?

 - Eh, venerdì sera c'era l'idea di uscire, dipende da come torno a casa... e soprattutto a che ora. Non ti dico si perchè non sono sicura di svegliarmi presto sabato.

 - Ah! Ma guardala com'è cambiata! Una nuova Carota!

...

 - Beh, non sono l'unica... :)

Io non aggiungo altro. Però... state attenti!

mercoledì 5 gennaio 2011

Rivoluzione casalinga part tchou

Io l'ho detto che in questi giorni, in casa si respira un'atmosfera strana...

Per Natale, ho avuto la malsana idea di regalare al mio caro papà, un libro rotondo con tante belle ricette di torte e crostate. Quando lo ha scartato, era all'apice della felicità e ha trascorso l'intero pomeriggio a sfogliarlo.

Ma non è che l'inizio.

Il 30, accadde il fattaccio: mia madre cade da una sedia e, nonostante fosse un'altezza ridicola, si rompe un piede e ora è ferma con la gamba ingessata, Nessun problema, a parte il piedino fasciato, lei sta abbastanza bene, trascorre le sue giornate a oziare davanti alla televisione, che in questo periodo ci regala tante tante belle chicche interessanti, sta assaporando le gioie di real tv e pondera anche di comprare un DS. Ed è anche più dolce e gentile, quindi fin qui, più o meno tutto bene. Il problema sta altrove.

Ovviamente, con la gamba ingessata, la mamma non può fare molto, quindi io e mio padre cerchiamo di aiutarla al meglio. Io, avendo un po' da studiare, non è che stia collaborando più di tanto. Cucino, faccio il letto, carico la lavastoviglie, quando posso. Il resto lo fa il papà.

La mattina si sveglia alle otto, ci prepara il caffè e ci sveglia, con amore. Poi inizia a passare l'aspirapolvere ovunque, quindi fa bene a svegliarci prima con amore e caffeina altrimenti si beccherebbe odio e bicchieri vuoti in testa.

Dopodichè, è il turno del lettone. Lo rifà con una cura quasi commovente.

Subito dopo si dedica alle lavatrici... "A tuBBero, che c'hai quarcosa da lavà? Guarda che oggi è er turno der nero... domani a'bbiancheria, quindi nun me da e carze perchè nun te e lavo"... quindi raccoglie i panni e me li fa trovare piegati sul letto. "Mettete a posto 'a robba! Me raccomanno, nun fa er solito casino, che ho diviso i panni pe colore..."...

HA DIVISO I PANNI PER COLORE? Va beh...

Quando poi mi vede particolarmente concentrata tra le mie solite scartoffie, decide anche di cucinare. Ma la cosa mi suscita un tale senso di colpa, che mollo tutto e vado ad aiutarlo. Per tutta risposta, inizia a impartirmi lezioni di cucina e nuove, meravigliose strategie su come sistemare i piatti nella lavastoviglie e alla fine mi caccia, dicendo che "ce penza lui".

Sta diventando una casalinga da paura!

L'altro giorno l'ho anche sentito, che diceva a mia madre "Ma vedi, tu non sai come si fa... vedi, se te ci aggiungi er parmiggiano poi me se'ncolla alla pentola e ce metto un'ora a scrostarlo... fidati, IO so come si fa".

Lui...

Ho la sensazione che... tra pochi giorni telefonerà al suo amico Gianni, dicendo: "No caro... ti chiamavo così, solo per chiacchierare... "

Rivoluzioni casalinghe part uan

Non capisco bene cosa mi stia succedendo:
Sono due giorni che me ne sto chiusa in casa e la sola idea di mettere i miei mini - piedi fuori dalla porta mi mette i brividi... sarà anche il freddo certo, ma non solo! E' che... incredibile ma vero, a casa sto bene!

Se dovessero domandarmi (e prima o poi accadrà) "Cosa hai fatto durenate le vacanze?"
risponderei con orgoglio

"'NA BEATA MAZZA!"

Che poi... 'na beata mazza non è nemmeno così vero. Di cose ne ho fatte, eccome!

Non avro tirato le cinque come spesso accade nei fine settimana. ma anche in casa, finisco sempre per non andare mai a dormire prima delle due... che vita mondana... in cosa consiste?

Dunque, vediamo... durante le vacanze, ho letto tre libri meravigliosi, proprio oggi ne ho finito uno e sono pronta per iniziare il prossimo, ho fatto un mare di fotine stupende (o almeno, a ME sembrano stupende), sono stata a Torino a vedere il museo del cinema e, anche lì ho fatto un mare di fotografie, ho dato un definitivo calcio nel sedere allo sconosciuto, ho ricevuto un paio di proposte d'uscire, alle quali ho risposto ispirandomi profondamente a Cattelan (e se non la lasciano lì, quella statua, mi arrabbierò moltisimo) e poi, giuro, senza addormentarmi nemmeno una volta, ho visto nell'ordine:
 - La Bella addormentata nel bosco
 - Mary Poppins
 - Grease
 - Paranoid Park
 - Kill Bill 1, e pure il 2
 - Up
 - La bella addormentata

E tutto, rigorosamente, indossando un meraviglioso pigiama... perchè acciddenti, il pigiama è una meraviglia, anche se ha i pallini ed è vecchissimo... o in alternativa, sono meravigliosi anche i miei pantaloni militari che non mettevo dal liceo, e ora ho riscoperto con estrema gioia!

Mioddio.... se penso che tra cinque giorni ricomincia tutto... lasciatemi qui... è così dolce il cazzeggio...

martedì 4 gennaio 2011

Arrossisco... davanti al mirino...

Oggi ero in giro a passeggio con due amiche.

Dopo aver pranzato, chiacchierato, spettegolato e bevuto uno splendido caffè da Arnold's (mammachebbuono), una delle fanciulle avrebbe dovuto prendere il treno a Cadorna e ci ha proposto di accompagnarla e fare una passeggiata.

"Dai si, che bello! Così ne approfitto e vi riempio di foto" ho detto io, pensando anche che sarebbe stata anche un'ottima occasione per immortalare i meravigliosi addobbi natalizi appesi in via Dante e Cadorna.

E invece no!

Errore, grandissimo errore. Infatti sorvoliamo il fatto che i "meravigliosi addobbi natalizi appesi in via Dante" si siano trasformati in palle informi marroni che tutto sembrano, fuorchè luminarie (anzi, guardateli e poi ditemi cosa vi sembrano... volanti per giunta) che non mi sono sentita di immortalare... ma soprattutto, m'è preso un blocco incredibile e non c'è stato verso di tirare fuori la macchina foto e far due scatti.

Non so, sarà che non avevamo tutto il tempo del mondo, io non sono certo veloce a trovare i parametri giusti e non mi sembrava carino far perdere il treno a Gelatina d'Argento, che poi avrebbe dovuto aspettare un'ora... sarà che ho la macchina foto da pochi giorni, sono superemozionata ma temo sempre che tanta eccitazione sembri tipo "ehi, guarda io che cosìho e TU NO!" - che poi, tra l'altro, non è che pensi questo, quando a farlo sono altre persone... tipo OML, ho conosciuto prima la sua reflex, poi lui ... stavamo mangiando, ha immortalato ogni singolo attimo, ogni minima briciola...  - sarà che non la so usare nemmeno troppo bene, quindi ho un po' d'ansia da prestazione e, ovviamente, tutto ciò aumenta se sono con altre persone...

Fatto sta che ho salutato Gelly, lei ha perso il treno (mica per colpa mia però) e abbiamo preso tutte e tre la metro, felici, lasciando questo meraviglioso pomeriggio impresso solo nelle nostre menti. Niente foto.

Poi però ho fatto un giretto. Da sola. E ho sperato con tutta me stessa che la strada fosse deserta. In realtà c'era solo un vecchietto che faceva le foto col cellulare... tenero, però aveva anche l'aria un po' losca. Va beh, fatto sta che mi sono scatenata e di foto ne ho fatte tipo 150.

E sono tornata a casa di ottimo umore, come non mi capitava da tanto tempo!

Comunque, ora ce l'ho: il primo buon proposito per l'anno nuovo: IMPARARE A TIRARE FUORI LA MACCHINA FOTOGRAFICA ANCHE CON LE ALTRE PERSONE! Che tanto Gelly il treno l'ha perso lo stesso!

lunedì 3 gennaio 2011

Il tubero e gli inizi

Incostante, incoerente, impaziente...

Sono la donna degli inizi

Adoro iniziare qualsiasi cosa ma poi, di solito, finisco sempre per lassciarla a metà... mi stanco spesso. Coi libri non mi succede quasi mai, coi quadernini ahimè si.

Mi emoziono sempre come una bambina davanti a un quadernino nuovo, tutto bianco e ancora da rimepire. Passo ore a sfogliarlo e fantasticare su come riempirò quel vuoto, ai meraigliosi disegni che potrei fare, alle mille parole che potrei scrivere... poi arriva il reverenziale rispetto, quasi un terrore, in attesa della giusta ispirazione.

E va a finire che il risultato non è mai all'altezza delle aspettative. Ma va beh.

Poi sta iniziando l'anno nuovo. il 2010 è stato davvero faticoso, uno schifo, pieno di badilate sulla schiena e ho già festeggiato la sua dipartita con un bel brindisi, ballando tutta la notte e interrompendo i festeggiamenti  a metà solo per un meraviglioso caffè alle due del mattino. Lasciamo stare i buoni propositi per il 2011, non saranno mai tanto ferrei da resistere ad una sfiga ben assestata, e la mia, che è venuta su a pane, amore e fantasia, vede di ripagarmi ogni anno mostrandomi tuta la sua gratitudine. Grazie, ma anche no.

E poi eccomi qui a cominciare un'altra volta, non sono nuova nel mondo dei blog ma la verità è che sono anche cronicamenteimpedita con la tecnologia e avevo voglia di rassettare un po', olevo un blog più ordinato, più bello, più MIO... e tutto da sola sono riuscita a fare questa meraviglia di cui vado fierissima... chissà quanto resisterà, prima che io venga presa dalla fregola di un nuovo inizio?

Mmh, staremo a vedere!