sabato 17 settembre 2011

50(0) days of London

Odio fare bilanci e trarre conclusioni ma alla fine è così, sono tornata e appena ho messo piede a Milano m'è sembrato di trovarmi in un mondo al contrario. Sarà anche che qui si guida a destra...
Alla fine ho resistito senza un lavoro ben cinquanta giorni. Ero partita per cercarne uno e, viste le testimonianze, avrei dovuto trovarlo dopo 2 giorni ma per quanto meravigliosa, Londra non è il paese dei balocchi. Se arrivi a fine luglio, sarà il lavoro a trovare te e non il contrario. Ma solo se hai fortuna a lungo termine. Perchè gli studenti arrivano a giugno e sono tanti. A luglio già diventa difficile leggere annunci alle vetrine. Ad agosto può capitarti di entrare in un bar, consegnare un curriculum ed esser rincorsa dalla proprietaria del locale a fianco perchè ha bisogno di una barista. E fin qui la fortuna è dalla tua, ma ti abbandonerà presto, non appena dimostri di non avere esperienza. Non che avessi millantato il contrario, i caffè li sai anche fare, ma il remake di "Le ragazze del Coyote Ugly" proprio no.
Così non demordi e continui a cercare, Londra pullula di pub e ristoranti italiani, con manager spagnoli, cuochi polacchi e camerieri from all over the world. Uno è il tuo coinquiliono abruzzese la cui fortuna, dopata di conservanti, gli ha permesso di presentarsi davanti ad una pizzeria con l'ultimo curriculum in mano, (consegnato solo perchè non voleva scartoffie inutili per casa) ed infine essere assunto. Se c'è riuscito lui...
Ma dopo un mese devi rassegnarti e affrontae la triste realtà. E dopo tutte queste righe potresti anche smetterla di parlare in seconda persona... è solo un'idea eh...
Alla fine essere disoccupati a Londra è sempre meglio che esserlo qui, e non parlo di politiche sociali (l'ho scoperto troppo tardi purtroppo), bensì di una città talmente vasta e piena di cose da fare e da vedere che nemmeno un londinese la conoscerà mai perfettamente.
Così ho deciso di girare, di giorno, di notte, col bus e a piedi. Si a piedi. Non c'è modo migliore per vedere tanta bellezza se non sulle tue gambe, tanto perdersi è impossibile. E se non ce l'ho fatta nemmeno io significa che è vero. E quando ero stanca mi fermavo e mi sedevo: non mancava mai una panchina, un marciapiede, una scalinata in cui poterlo fare.
Quante cose meravigliose perdono i turisti. Dagli aquiloni di Hampstead Heath (sono innamorata di quel posto) al Thames River path giù verso la Southwark Cathedral, fino all'East End, colmo di ristoranti indiani, cinesi, coreani, vietnamiti, arabi, pakistani, cingalesi dalle insegne fluorescenti. Ma anche i supermercati agli angoli delle strade, aperti fino alle undici, i charity shops di Camden e Portobello, il Blues bar dietro la palazzina Liberty a Regent Street. E chissà quante altre cose ancora.
Per il lavoro mi dispiace e molto: spesso mi è venuto il dubbio che fosse tutto tempo sprecato e la voglia di tornare e combinare qualcosa di più costruttivo mi è spesso passata per la testa, però forse pranzare davanti ad un laghetto assaporando delle meravigliose pennette al tonno chiuse in un tupperware e pensare a cosa fare quella sera, rendendosi conto di faro in inglese, non riesco a definirlo tempo buttto via.

" Alla fine ti renderai conto che tu sei cambiata... e tutto il resto no".

Dopo questa simpatica sviolinata sentimentale - lo sapevo, il rischio di caderci era alto - un paio di ringraziamenti ci vogliono:

 - Vorrei ringraziare calorosamente il fotocopiaro di Whitechapel, che ha i prezzi più convenienti rispetto a tutti gli altri centocinquanta fotocopiari (se servisse, tra l'altro, uscite dalla metropolitana di Whitechapel, andate verso il cetriolone - non serve che vi spieghi cosa sia, lo vedrete da soli - e camminate fino alla fine del mercato. Continuate a camminare e, accanto ad un parrucchiere vedrete una porticina. Leggete e salite le scale). Mi vedeva tutte le mattine, con me ha fatto gli affari e sospetto sia lui a dover ringraziare me per aver guadagnato milioni fotocopiando centocinquantamila curricula a vuoto...
 - Ringrazio un'amica per avermi insegnato la fine arte del trattare e il simpatico commesso di un negozio di cappelli a Camden per avermi permesso di esercitarla. Pagare dieci sterline una bombetta che ne costa venti, quando nemmeno la volevi comprare non capita tutti i giorni :D
- Come dimenticare il simpatico barman bulgaro meglio conosciuto come Mario - nome comunissimo in bulgaria tra l'altro... - per avermi allontanata con gentilezza dal locale in cui avrei voluto lavorare...
- Ringrazio e ricordo con affetti i commessi dell'appple store di Covent Garden, diventato il mio nuovo internetcafè aggratis che, nonostante mi vedessero tutti i santi giorni arrivare e scroccare la banda larga per ore e ore e ore, non si son posti troppe domande.
- Non so come avrei fatto senza i meravigliosi bagni del County Hall, puliti e sempre liberi, pronti ad accogliermi in quei momenti di difficoltà. Al museo però non ci son mai entrata. Quello costava...
- Non dimenticherò mai gli adorabili cuochi turchi della baracchetta del Camden Lock Market, per avermi intrappolata nel tunnel del wrap di spinaci, formaggio e salsiccia. Grazie. Non avrei saputo come fare senza di voi - infatti quando pioveva e voi non aprivatr mi sentivo persa - e ora che sono tornata sto vagando da due ore su google in cerca della ricetta. Grazie davvero. Maledetti.
- L'ultimo ringraziamento va al tabaccaio, sempre del Camden Lock Market. Non che foissero i suoi meravigliosi occhi azzurri a farmi tornare lì due volte a settimana, bensì le rizla argento (che si trovano lì e da nessun'altra parte!!!) però tanta bellezza non guasta mai. Grazie caro, per esserti ricordato di me, dicendomelo solo l'ultimo giorno... fda te ho lasciato un pezzo di cuore (e di polmoni...). Maledetto pure tu!


4 commenti:

  1. Mi dispiace che sei tornata, mi piacevano molto i tuoi post su Londra, la mia città preferita e dove mi sarebbe piaciuto vivere un po'... solo che "ai miei tempi" (leggi: a casa mia dove non c'erano soldi) non se ne parlava neanche. Vabbè dai, almeno hai avuto il privilegio di rimanere per qualche mese.
    Comunque continuerò a leggerti per tenermi aggiornata su Milano, dove invece ho vissuto (purtroppo?) un bel pezzo di vita

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  2. Ah eccomi scusa se arrivo solo ora,ma ho avuto un po' di problemi con gli aggiornamenti del tuo blog...ero rimasta ferma a sei mesi fa :(
    E adesso scopro che mi sono persa anche tutta questa magnifica esperiernza londinese...cercherò di recuperare!!
    Un abbraccio a presto

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  3. Grazie ragazze, eva non preoccuparti (tra l'altro anch'io ho gli stessi problemi con gli aggiornamenti di alcuniblog e non capisco come mai...) io stessa sono rimata indietro e dovrò aggiornarmi!
    Aliceland tranquilla che Milano (purtroppo) non manca mai di riservare sorprese!

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  4. Dai, Milano non sarà poi cosi male :D

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