domenica 20 marzo 2011

Dove non solo di nomi si parla, ma anche di eroi anni '80

Dunque... oggi vorrei affrontare un argomento che tocca tutti noi, ma proprio TUTTI: infatti parlerò di nomi, qualcosa con cui ogniuno di noi è costretto a convivere da quand'è nato. Non sono una studiosa di onomastica, nè tantomeno di etimologia ma qualche opera teatrale greca l'ho letta anch'io, inoltre da piccola avevo il Sottobanco, elemento da non sottovalutare visto che ogni giorno elencava il santo con relativa spiegazione del significato del nome.
Allora, partiamo dalle origini: nel teatro greco era uso dare ai protagonisti di commedie o tragedie (commedie più che altro) un nome che ne riassumesse carattere, peculiarità e il ruolo giocato nella trama: ad esempio, Lisistrata significa "colei che scioglie gli eserciti" e, per chi non lo sapesse, è proprio questo il ruolo giocato dalla giovane donna in questione: sciopero del sesso finchè gli uomini non avessero deposto le armi. Mmmh fa riflettere... Comunque! 
Dicevamo. questo è un esempio dei numerosi nomi parlanti che potreste trovare leggendo una commedia di Aristofane o Plauto. 
Oggi le cose sono un pelino cambiate. A parte che di teatro se ne scrive ben poco, la scelta del nome giusto da dare a un figlio ora è più influenzata da un'esplicita richiesta da parte di nonni e bisnonni oppure (ed è molto più triste) dal divo del momento o un personaggio che in qualche modo ci ha colpiti e segnati. Immaginatevi quante bimbe nate poco dopo il '74 e battezzate Alice... e mica per quella del paese delle meraviglie, no no! Tutta colpa di Scorsese e Wenders che quell'anno fecero uscire ciascuno un film la cui protagonista si chiamava proprio Alice. 
Più tardi invece, a metà anni '80 c'è stato il boom delle bimbette di nome Jessica. Alquanto tamarro a mio parere ma sospetto di chi sia la colpa. Eddai, diciamolo che è per la Fletcher su!
Insomma, col passare degli anni le cose sono parecchio cambiate e i nomi parlanti pian piano sono scomparsi. E' vero anche che una cosa è dare un nome al protagonista di una storia già fatta e finita, ben altra faccenda è scegliere quello per un figlioletto ancora quasi sconosciuto... ma le madri qualche volta a queste cose ci pensano e, sperando in un buon auspicio, chiamano i loro bimbi Gaia, Felice, Allegra, Furio, Fortunato.
Però ci sono bambini le cui caratteristiche saltano all'occhio quasi subito!
Ora, so che non tutti conoscono il significato dei nomi e che alcuni sono talmente affascinanti da non poter proprio evitare di chiamare il proprio figlio così, però vi sembra carino dare il nome Selvaggia a una bimba tutta sopracciglia e piena di peli dopo 1 ora di vita? O non pensate che una bambina mezza cecata ve la farà pagare appena ne avrà le forze se per caso la chiamate Cecilia?
Son cose da considerare, accidenti!
Per conto mio, so già da ora come si chiameranno le mie figliole: Ginevra Eva e Anita. Il problema sorge se saran maschi... e già sento i commenti:

 - Ma dai! Michelangelo e Leonardo... vostra madre è una pittrice dunque!
 - No signora maestra, nostra madre è nata negli anni '80. Quelli sono i nomi delle tartarughe ninja...

1 commento:

  1. Beh, dai. Almeno è il nome della patrona della musica, mica male. =)
    (Tra l'altro non ne conoscevo il significato, ma a me piace un sacco come nome)

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