venerdì 11 febbraio 2011

La spalla

oggi durante la lezione riflettevo. Si, leggi, leggine, cifre, tax credit, esenzioni, finanziamenti sono argomenti molto noiosi e l'intera classe ha deciso di estraniarsi e fare di meglio (c'è anche una foto molto carina, che testimonia lo stato catatonico dell'unanime corpo studenti), così ho pensato che far viaggiare la mente, lasciandola libera di non rivolgere la parola ai pensieri intelligenti, fosse un modo più produttivo per ammazzare il tempo.

Da quattro settimane ormai non si parla d'altro che di drammaturgia, sceneggiature, storie, archetipi e ruoli. Mi sono soffermata a pensare come ciò rispecchi alla perfezione la vita di tutti noi. Ogni giorno, da sempre, interpretiamo un ruolo: c'è chi è nato per essere protagonista ed eroe ovunque si trovi, chi è un saggio mentore con ottimi consigli da dare, altri invece, nati per mentire, sono perfetti mutaforme, soggetti dei quali è meglio non fidarsi. Ecco, io sono una spalla. Nata per questo ruolo, ci convivo da sempre: quand'ero piccola ero l'amica bruttina delle ragazzine belle, simpatiche e con fiumane di amici, oggi sono l'amica single delle donzelle fidanzate, colei che ci si porta dietro perchè, oltre a regalare perle d'inestimabile ilarità, si spera sempre di presentarle qualcuno*, l'amica che scorta le altre in lunghe scorribande di shopping, che ti tiene la manina durante l'esame o magari fa un salto per assicurarsi che tu stia bene e non abbia ancora preso la via della fuga.

Le compere però preferisce farle per conto suo, essere accompagnata la imbarazza da morire e se possibile, se la sbriga in fretta. Ride alle battute altrui ma di rado ne fa a sua volta, come si addice ad una buona spalla comica. A volte vorrebbe essere al centro dell'attenzione ma quando capita, il disagio cresce. Lei adora essere spalla. E' un ruolo a cui s'è affezionata, va bene così.

A sentire Chris Vogler però, ogniuno di noi è un eroe, protagonista della sua storia e di conseguenza tutto ciò riguarderebbe anche me. La mia storia però... anzi, ne sono quasi sicura... somiglierebbe a quegli spin off che non sopravvivono più di una serie.

Giorni fa ho sentito una frase di Groucho Marx... sembrava fatta apposta per me...:


"Tutti, da bambini hanno avuto un amico immaginario. Io ero quello di qualcun altro"


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